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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mafia Naro

La Cassazione ha confermato: carcere a vita per Pietro Ingaglio

Il ricorso per la sostituzione della pena a 30 anni di reclusione è stato dichiarato, dai giudici, inammissibile

La Corte di Cassazione ha confermato il carcere a vita per Pietro Ingaglio, il cinquantanovenne di Naro, protagonista della guerra di mafia esplosa fra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Lo riporta oggi il quotidiano La Sicilia. Il tribunale di Agrigento aveva già dichiarato inammissibile la richiesta di sostituzione della pena dell'ergastolo - che era stata stabilita con sentenza della Corte d'Assise di Palermo il 19 ottobre del 2010 e divenuta definitiva l'anno successivo - con quella di 30 anni di reclusione. Il ricorso in Cassazione, per questa sostituzione di pena, è stato presentato sostenendo che le leggi consentissero. Ma i giudici della Corte di Cassazione hanno dichiarato il ricorso inammissibile e hanno confermato l'ergastolo. 

Ingaglio è stato ritenuto colpevole d'aver fatto parte della Stiddra di Campobello di Licata che, all'epoca, era in netta contrapposizione con Cosa Nostra. Pietro Ingaglio sfuggì anche ad un agguato il cui commando sarebbe stato capeggiato da Josef Focoso. 

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