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Esercitazioni di tiro, le intercettazioni: "Ne hai più di queste a palla?"

Il genitore non assecondava la richiesta del figlio: "...sparare così tanto per fare e allora...per prendere qualche gattina perché?’; ‘Minchia devi consumare qua cartucce buone.. .per niente’"

Esercitazioni di tiro, con arma da fuoco. E’ il 3 ottobre del 2015 quando – secondo quanto emerge dalle pagine dell’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta Kerkent – l’attività captativa degli investigatori evidenzia una presunta esercitazione.

“Giuseppe Messina, subito dopo essere giunto presso l’immobile di contrada Zunica-Monserrato, esplodeva un colpo di arma da fuoco alla presenza del padre Antonio Messina e di Francesco Vetrano – ricostruisce il giudice per le indagini preliminari - . Sempre Giuseppe Messina chiedeva al padre Antonio se fosse in possesso di ulteriore munizionamento: ‘Non ne hai più di queste a palla? (normalmente utilizzate per la caccia al cinghiale – spiega il giudice - .) Il genitore, cui pure deve ricondursi il possesso dell’arma e delle munizioni, non assecondava la richiesta del figlio di avere consegnate – prosegue la ricostruzione del Gip - ulteriori pallottole: ‘...sparare così tanto per fare e allora...per prendere qualche gattina perché?’; ‘Minchia devi consumare qua cartucce buone.. .per niente’. Nella conversazione successiva, Giuseppe Messina, all’atto di salire a bordo della sua autovettura assieme a Francesco Vetrano, pronunciava all’indirizzo di quest’ultimo le seguenti parole: ‘cehi.. .l’hai nascosta?...in mezzo alle casse c’ho tirato»’. Appare evidente – conclude il Gip - il riferimento all’arma con la quale Giuseppe Messina aveva ‘tirato’”.

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