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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

"Tesori" della mafia non utilizzati, ecco la mappa delle confische

Sono 161 gli immobili sottratti a Cosa Nostra: alcuni sono già utilizzati a fini sociali o istituzionali, tanti altri sono ancora preda di vandali e ladri

Sono 161 gli immobili confiscati alla mafia nell’Agrigentino, secondo i dati aggiornati dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati al 4 aprile scorso. Alcuni sono già utilizzati a fini sociali o istituzionali come prevede la legge Rognoni-La Torre, tanti altri sono ancora inutilizzati, spesso in preda a ladri e vandali. 

"La gestione dei beni confiscati ha lasciato molto a desiderare e, non di rado, è stata veramente scandalosa, con risvolti anche penali. Diverse le indagini in corso da parte della magistratura - ha detto, al Giornale di Sicilia, Antonino Catania, presidente dell’associazione "A testa alta di Licata", cha da diversi anni si occupa del monitoraggio dei beni confiscati nell’Agrigentino denunciando lo stato di abbandono di diversi immobili e chiedendo il riutilizzo a fini sociali.

La "capitale" dei beni confiscati nell’Agrigentino è Canicattì, con 39 tra case e terreni. A Canicattì in diversi terreni, gestiti da cooperative sociali, si svolgono ormai da diversi anni i campi di volontariato per la vendemmia antimafia. A Naro 15 i beni sottratti ai boss. Anche in questo caso i terreni danno buoni frutti, vengono coltivati cerali ed è stato realizzato un centro polivalente. Pure a Ribera 15 i beni confiscati. Quindici i beni confiscati a Cattolica Eraclea: due appartamenti sono stati affidati alle suore e all’arciprete, un garage è diventato deposito comunale. Sono 12, al momento, i beni confiscati e assegnati al Comune di Licata.

Otto i beni ad Agrigento tra contrada Cannatello, via Magellano, via degli Alisei, via Regione siciliana, via Favignana, quadrivio Spinasanta, località Boranzio. Nella città dei templi è stato realizzato un centro per donne vittima di violenza. Sette i beni confiscati a Favara. Sei a Sant’Angelo Muxaro. Cinque a Palma di Montechiaro. Cinque a Grotte e altrettanti ad Aragona. Quattro a Sciacca, tre a Campobello di Licata, tre a Siculiana: in contrada Garebici, in via Roma, in contrada Pietre Cadute; qui sono stati realizzati un centro per l’ambiente e una casa per anziani. Tre i beni a Menfi, due a Santo Stefano Quisquina, due a Casteltermini, due a Santa Elisabetta, due a Racalmuto. Un bene a Cianciana, uno a Camastra, uno a Porto Empedocle. 

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