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Mafia, al via gli interrogatori della maxi inchiesta "Kerkent": tutti muti davanti al giudice

Il gip di Palermo, Walter Tortorici, ha sentito gli indagati che sono detenuti al carcere Pagliarelli

Tutti muti davanti al gip: il primo troncone di interrogatori dell'operazione antimafia "Kerkent" si è concluso da poco senza che nessuno abbia deciso di rispondere alle domande. Questa mattina, davanti al gip Walter Turturici che ha emesso l'ordinanza, sono stati sentiti gli indagati detenuti nel carcere palermitano Pagliarelli. La strategia processuale è stata comune: tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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Nel blitz, all’alba di lunedì, oltre al boss Antonio Massimino, 51 anni, personaggio chiave dell'inchiesta, sono stati arrestati in tutto trentadue persone. In carcere sono finiti anche: James Burgio, 26 anni di Porto Empedocle, inteso “Jenny”; già detenuto anche lui con l’accusa di essere l’autore di un tentato omicidio avvenuto al porto di Porto Empedocle lo scorso luglio. E poi ancora: Salvatore Capraro, di Villaseta, 30 anni; già detenuto. Angelo Cardella, 45 anni, di Porto Empedocle; Davide Clemente, 27 anni, di Palermo, inteso “Persicheddra”; Sergio Cusumano, 56 anni di Agrigento; Daniele Giallanza, 47 anni di  Palermo inteso “Franco". Fabio Contino, 40 anni di Agrigento; Alessio Di Nolfo, 33 anni di Agrigento; Francesco Di Stefano, 43 anni di Porto Empedocle, detto “Francois”; Daniele Giallanza, 47 anni, di Palermo, inteso “Franco, già detenuto. Eugenio Gibilaro, 43 anni di Agrigento; già detenuto. Pietro La Cara, 42 anni di Palermo,  inteso “Pilota’ o “Corriere”; già detenuto. Domenico La Vardera, 38 anni, inteso “Mimmo”; già agli arresti domiciliari. Domenico Mandaradoni, 31 anni di Tropea e residente a Francica. Antonio Messina, 61 anni di Agrigento inteso “Zio Peppe”; Giuseppe Messina, 31 anni di Agrigento, già agli arresti domiciliari. Liborio Militello, 51 anni di Agrigento; Gregorio Niglia, nato Tropea e residente a Briatico, 36 anni, Andrea Puntorno, 42 anni di Agrigento, Francesco Romano, 32 anni, nato a Vibo Valentia e residente a Briatico; Vincenzo Sanzo, 37 anni, di Agrigento, inteso “Vicè ovu’”; Giuseppe Tornabene, 35 anni, di Agrigento, inteso “Peppi lapa” e Francesco Vetrano, 33 anni, di Agrigento. Arresti domiciliari per Valentino Messina, 45 anni, di Porto Empedocle, Luca Siracusa, 42 anni, di Agrigento, Francesco Luparello, 44 anni, di  Realmonte; Francesco Di Stefano, 42 anni, di Porto Empedocle; Angelo Iacono Quarantino, 28 anni, di Porto Empedocle, Calogero Rizzo, 47 anni, di Raffadali; Attilio Sciabica, 31 anni, nato a Milazzo ma residente ad Agrigento.

Nelle scorse ore gli indagati hanno nominato i rispettivi difensori: fra gli altri gli avvocati Salvatore Pennica, Alfonso Neri, Daniela Posante, Salvatore Cusumano, Giovanni Castronovo, Gianfranco Pilato, Francesco Accursio Mirabile ed Enrico Quattrocchi.

Questa mattina Capraro, Clemente, Di Nolfo, Giallanza, La Cara, La Vardera, Matranga, Antonio e Giuseppe Messina, Militello e Puntorno, davanti al gip di Palermo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

Gli indagati sono sparsi fra le varie carceri siciliane e i gip dei rispettivi tribunali, per rogatoria, provvederanno agli interrogatori di garanzia. Il gip di Caltanissetta Graziella Luparello, questa mattina, ha interrogato Gerlando Massimino, figlio del boss, che si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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Il gip di Trapani, Caterina Brignone, invece, ha fissato per domani alle 9,30 l’interrogatorio di James Burgio. Sempre domani, davanti al gip Alessandra Vella, al carcere di contrada Petrusa, si terranno tutti gli altri ad eccezione di quello di Vetrano che si celebrerà a Parma. 
 

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