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Sabato, 20 Aprile 2024
Mafia

Mafia, revocata sorveglianza speciale a 56enne arrestato nell'operazione kerkent

Sergio Cusumano, secondo i giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale, non è socialmente pericoloso

“La pericolosità sociale è da ritenersi cessata e non più attuale”. I giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Agrigento hanno revocato la sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Agrigento che era stata decisa nei confronti di Sergio Cusumano, 55 anni, pregiudicato agrigentino finito, peraltro, nella lista degli arrestati della maxi operazione antimafia “Kerkent”, lo scorso 4 marzo, con l’accusa di avere fatto parte della rete di narcotrafficanti messa in piedi dal capomafia di Villaseta Antonio Massimino.

La maxi inchiesta "Kerkent" approda al riesame

I giudici della seconda sezione presieduta da Wilma Angela Mazzara, con a latere Giuseppe Miceli e Antonio Genna, hanno revocato la misura, inflitta per tre anni nel 2011 ma espiata solo in minima parte perché, nel frattempo, è stata sospesa per il suo stato di detenzione.

Il tribunale, che si è pronunciato su un’istanza del suo difensore, l’avvocato Salvatore Pennica, con il parere contrario della Questura e della Procura, ha interrotto la misura di prevenzione anche in considerazione dei suoi problemi di salute che risultano “indicativi della concreta possibilità di un definitivo distacco dal contesto criminale di appartenenza”. Cusumano, nei cui confronti il tribunale del riesame, sempre per ragioni di salute, ha sostituito la misura del carcere con i domiciliari, nell’ambito del blitz Kerkent, ha precedenti penali a partire dal 1984 per truffa, droga, rapina, furto, estorsione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e tanto altro ancora. 

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