"Decorrenza dei termini", chiesta la scarcerazione di Francesco Ribisi
Secondo i legali del boss di Palma di Montechiaro, la scadenza massima sarebbe stata superata dal 31 ottobre
Gli avvocati di Francesco Ribisi, condannato perché ritenuto di essere ai vertici della mafia agrigentina, chiedono la scarcerazione per decorrenza dei termini. Ne dà notizia il Giornale di Sicilia.
“I termini di custodia cautelare, - si legge sul quotidiano – dopo l’annullamento con rinvio da parte della Cassazione, sono scaduti da quasi un mese”, per cui adesso gli avvocati si rivolgono alla Corte d’appello, dove sarà fissato il processo di secondo grado “bis” scaturito dall’inchiesta “Nuova Cupola”, per chiedere la liberazione del boss di Palma di Montechiaro.
La scadenza massima dei termini, secondo i legali, sarebbe stata superata dal 31 ottobre. “Il codice – si legge ancora – prevede che fra la sentenza di primo grado e quella di appello un imputato non possa restare in carcere oltre i diciotto mesi. Considerati aumenti e sospensioni di termini, la carcerazione – sostengono i legali - ha certamente raggiunto il termine massimo”.