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Tensioni / Racalmuto

"Nessuno tocchi la festa della Madonna del Monte", i cittadini protestano sotto casa del sindaco

La manifestazione spontanea nasce in seguito alla decisione di eliminare la presa del cero e la salita a cavallo della scalinata del santuario

Possibile soppressione di due dei momenti più iconici e amati della festa della "Madonna del Monte", i cittadini racalmutesi protestano sotto casa del sindaco.

I fatti sono avvenuti ieri sera: un centinaio di persone circa si sono radunate infatti sotto l'abitazione di Vincenzo Maniglia, manifestando la propria contrarietà all'ipotesi che i festeggiamenti più attesi di "Regalpetra" potessero essere non tanto modificati, ma proprio "mozzati" nei loro momenti più iconici.

Durante il dovuto confronto con la Questura, infatti, sebbene sia stato garantito, come precisa oggi proprio il primo cittadino, "il 90% della festa", non vi sarebbe al momento la possibilità di realizzare la "purmissioni a cavallo", con gli animali che risalgono la lunga scala che conduce proprio al santuario e la presa della bandiera dei "burgisi". Le motivazioni non sarebbero connesse al rischio Covid, ma proprio a possibili pericoli per la sicurezza pubblica. Quanto è bastato per far scoppiare la protesta.

"Forse qualcuno ha confuso le competenze del Questura con quelle del sindaco - spiega Maniglia -, pensando che io possa contravvenire ad un provvedimento di sicurezza pubblica. Ho già avuto modo di incontrare una delegazione di cittadini al municipio per spiegare lo scenario". Domani si terrà sul tema un incontro in Prefettura per valutare il da farsi.

Ad esprimersi contro l'ipotesi di una revisione del programma della festa era stata, nei giorni scorsi, la comunità racalmutese sulla pagina Facebook del parroco don Carmelo La Magra.

"La Festa del Monte  - si legge - va mantenuta nell'interezza così come ci è stata tramandata. E' questo il filo conduttore che lega le generazioni della città con uniche e autentiche manifestazioni di devozione e quindi di senso di appartenenza. Motivo per il quale molti, anche tra i più giovani, con difficoltà, hanno deciso di restare in questo piccolo paese scegliendo di vivere nella terra che ci presenta un passato glorioso e ricco. Racalmuto è la Festa del Monte. La Festa del Monte è Racalmuto. Tutti – Istituzioni, Forze dell'Ordine, Clero, associazioni e cittadini – abbiamo il dovere di tutelare il nostro passato per continaure a costruire la Racalmuto di domani attraverso il futuro della memoria":

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