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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'avvertimento / Canicattì

Diverbio per questioni di viabilità? Tre colpi di pistola contro l'auto posteggiata: aperta inchiesta

A denunciare l’intimidazione subita, presentandosi al commissariato e consegnando anche una ogiva metallica presumibilmente di una calibro 7,65, è stato un trentatreenne

Tre colpi di pistola contro la Renault Clio utilizzata da un trentatreenne. A denunciare l’intimidazione subita, presentandosi al commissariato e consegnando anche una ogiva metallica presumibilmente di una calibro 7,65, è stato lo stesso canicattinese che, a suo dire, aveva avuto, poche ore prima, un diverbio per questioni di viabilità con il conducente di una Lancia Delta.

Ha del misterioso, oltre che dell’inquietante, quanto è avvenuto a Canicattì dove un’autovettura è stata colpita da dei proiettili di pistola mentre era posteggiata.

Un proiettile pare che abbia raggiunto il paraurti posteriore, uno lo sportello posteriore sinistro e un altro il portellone. E proprio nel cofano che sarebbe stata rinvenuta l’ogiva metallica che l’uomo ha consegnato in commissariato.

Gli agenti di polizia hanno raccolto la denuncia a carico di ignoti e hanno immediatamente allertato la Procura della Repubblica di Agrigento che ha aperto un’inchiesta. Tutto sarebbe avvenuto nel pomeriggio di domenica. E nessuno, a quanto pare, avrebbe visto, né sentito quei colpi di pistola esplosi contro la vettura.

Gli investigatori hanno naturalmente subito provato a vederci chiaro. Per quanto importante sia stato il diverbio avuto dal trentatreenne, per questioni di viabilità, appare difficile che si arrivi a tanto, cioè ad esplodere tre colpi di pistola contro una macchina posteggiata. Scontato – anche se né i poliziotti, né gli inquirenti della Procura di Agrigento lasciano trapelare neanche la più piccola delle indiscrezioni – che si stia cercando, in queste ore, di identificare chi era al volante della Lancia Delta con cui il trentatreenne, vittima dell’intimidazione, aveva poche ore prima del danneggiamento discusso.

Scontato inoltre che siano state già passate in rassegna gli eventi impianti di videosorveglianza, pubblici e privati, sistemati nei pressi dell’abitazione del trentatreenne. Le bocche di investigatori e inquirenti sono rigorosamente cucite. E non può che essere altrimenti visto che si sta sviluppando un’indagine assai delicata.

Non sembra esserci pace, non negli ultimi tempi, per Canicattì che, per un motivo o per un altro, è sempre alla ribalta della cronaca. Appena pochi giorni fa si sono registrati – ma si tratta di storie che non hanno nessuna correlazione con quest’ultima – il danneggiamento, con incendio, al portone di casa di un operaio ventiduenne e prima ancora una lettera di minacce è stata recapitata al sindaco. 

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