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Cronaca

L'Ato non ha pagato i debiti, l'Iseda spedisce lettere di licenziamento per 400 netturbini

Circa due settimane fa lo stesso raggruppamento aveva diffidato l'Ato Gesa Ag2 al pagamento di 11 milioni e 798mila euro entro il 12 novembre, altrimenti il contratto sarebbe stato rescisso, con la conseguente interruzione del servizio di raccolta e il licenziamento degli operatori ecologici

Lettere di licenziamento per gli oltre 400 operatori ecologici delle ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti nei 19 Comuni dell'Ato Gesa Ag2. Sono state firmate stamani dal raggruppamento temporaneo di imprese, di cui è capogruppo l'Iseda e nel quale convergono Sap, Ecoin, Icos e Seap.

 
Circa due settimane fa lo stesso raggruppamento aveva diffidato l'Ato Gesa Ag2 al pagamento di 11 milioni e 798mila euro entro il 12 novembre, altrimenti il contratto sarebbe stato rescisso, con la conseguente interruzione del servizio di raccolta e il licenziamento degli operatori ecologici.
 
"Le lettere di licenziamento collettivo - ha spiegato l'amministratore delegato dell'Iseda, Giancarlo Alongi - sono una decisione che non abbiamo preso alla leggera. Siamo stati costretti a farlo. Il termine del 12 novembre è sempre più vicino e non sono ancora intervenuti fatti nuovi su quei quasi 12 milioni di euro di credito che vantiamo. Fra oggi e domani il soggetto attuatore ci liquiderà 27 giorni di lavoro che serviranno a pagare tasse ed obbligazioni nei confronti dello Stato che non abbiamo potuto saldare fino ad ora. Non saranno pertanto fondi che andranno a diminuire quel credito vantato. Ci dispiace rescindere il contratto e perdere il lavoro - ha concluso - . Ma con un lavoro in questi termini, con questi mostruosi ritardi, andiamo incontro al fallimento".

 

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