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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Vertenza Tua, reintegrato anche il decimo lavoratore licenziato dall'azienda

Si tratta del segretario di categoria della Filt Cgil Donisi, soddisfazione dal segretario provinciale Massimo Raso, il quale chiede però che si faccia chiarezza sulle modalità di espletamento del servizio

Alla fine anche il decimo lavoratore licenziato dovrà essere reintegrato. La "vertenza" Tua davanti al giudice del lavoro si è conclusa tutta a favore degli ormai ex autisti che attendono, in alcuni casi anche da luglio del 2018 di poter tornare a lavorare.

L'ondata di licenziamenti, si ricorderà, fu avviata dall'azienda in seguito ad una serie di provvedimenti disciplinari emessi da Tua in seguito all'individuazione di presunti comportamenti errati - e alcuni fuori legge - degli autisti. Tutte questioni che non sono state ritenute fondate o comunque utilizzabili in sede di licenziamento dal giudice del lavoro, con la conseguenza che lo stesso ha disposto appunto che il personale dovrà tornare al proprio posto. Una vicenda che aveva riguardato anche il segretario generale della Filt Cgil, Giuseppe Donisi. Così il sindacato, con il segretario provinciale Massimo Raso, oggi manifesta soddisfazione per il risultato ottenuto, definendo "risibili" le contestazioni avanzate e "abnorme" il provvedimento adottato dall'azienda. Giuseppe Donisi,  difeso dall'avvocato Alessandro Rampello, non solo dovrà essere reintegrato, ma gli dovranno essere corrisposti il danno subito, e i contributi previdenziali oltre che le spese legali.

Ma la vicenda non si ferma qui. Sempre la Cgil, infatti, nella giornata di ieri ha richiamato l’attenzione di Assessorato regionale, sindaco di Agrigento, autorità Ispettive e polizia Stradale sul presunto mancato rispetto da parte della ditta Tua delle regole di sicurezza stradale. In particolare il sindacato contesta la pratica della vendita del biglietto a bordo da parte degli autisti e il fatto che vi sarebbero lavoratori che "espletano il servizio in modo continuativo per più di 15 ore facendo doppi turni. A questo si aggiunge - continua la Cgil - che il personale che opera nell’Azienda TUA, viene chiamato ad operare anche nella ditta Sais trasporti, che pur essendo riconducibile alle stessa proprietà, è un’altra società e ci appaiono assai dubbie le modalità di utilizzazione del personale".

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