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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Licata

Fuoco ai capelli di un disabile e sigarette spente addosso: 14enni incastrati dai video

Le immagini, seppur cancellate dai telefoni cellulari, sono state recuperate dai carabinieri dopo il fermo dello scorso gennaio dei tre maggiorenni. I baby torturatori portati in delle comunità del Catanese

I video, realizzati con i telefoni cellulari, erano stati cancellati. I carabinieri sono però riusciti a recuperarli e, di fatto, sono emerse nuove torture in danno di alcuni disabili licatesi. Uno, in particolar modo, ha inquietato perfino i militari dell'Arma che sono abituati a vederne d'ogni tipo e genere. I due minorenni, assieme ad uno dei maggiorenni già fermato a fine dello scorso gennaio, hanno provato prima a radere i capelli di un disabile - nella cui abitazione si erano introdotti, sorprendendolo nel sonno, - poi hanno ripetutamente provato a dare fuoco ai capelli dell'uomo, spegnendogli anche delle sigarette addosso. "Scene terribili" - ha ripetutamente sottolineato il capitano dei carabinieri Francesco Lucarelli, comandante della compagnia di Licata - . 

Dopo il fermo dei tre maggiorenni per le torture ai disabili, l'attività investigativa dei militari della sezione Operativa della compagnia di Licata, con a capo il tenente Carmelo Caccetta, è andata avanti e al termine - nella giornata di ieri - si è arrivati alle due ordinanze di misure cautelari firmate dal gip del tribunale di Palermo su richiesta del procuratore della Procura per i minorenni Massimo Russo. I due ragazzini sono stati portati in comunità di Biancavilla ed Acireale, nel Catanese.   

Torturati in mezzo alla strada sotto lo sguardo indifferente dei passanti: nessun aiuto, nessuna segnalazione

Di fatto, Procura dei minorenni e gip hanno voluto sradicare i due ragazzini dalla realtà in cui si trovavano per provare a fare in modo che venga costruito un percorso di recupero e riscatto. I due quattordicenni sono stati anche identificati quali autori dell'aggressione avvenuta, a fine marzo scorso, in danno dell'ex assessore comunale di Licata che li aveva richiamati poiché sorpresi a danneggiare dei cartelloni all'interno della villa Regina Elena. L’ex amministratore ha riportato la frattura di un dito della mano e un trauma cranico alla fronte con punti di sutura, con un pericolo di sfregio permanente.

Aggredirono ex assessore e coinvolti nelle torture ai disabili: arrestati due minorenni

"Siamo riusciti a recuperare, grazie ad un'attività tecnica, dei video di torture che non erano mai stati pubblicati sui social - ha spiegato, durante la conferenza stampa tenuta al comando provinciale di Agrigento, il tenente Carmelo Caccetta - . Fra questi video, uno in particolare è veramente sconcertante: i due minorenni assieme ad uno dei maggiorenni hanno prima bloccato, per terra, il disabile e hanno provato a radergli i capelli con un rasoio elettrico, non riuscendovi hanno prima provato a dare fuoco, con degli accendini, ai capelli e poi con delle sigarette accese. Un video veramente crudele".  

I baby torturatori, insieme con i maggiorenni già arrestati per lo stesso reato, hanno preso come “bersagli” - stando, naturalmente, all'accusa - uomini indifesi procurando loro, con violenze e gravi minacce poiché agendo con crudeltà, sofferenze fisiche e psichiche nonché ledendo la loro dignità. I due, inoltre, in un altro episodio hanno fatto irruzione in casa di un uomo invalido e lo hanno  schiaffeggiato, umiliato, gli hanno tirato la barba e gli hanno persino sputato addosso.

I due - seppur quattordicenni e incensurati - in un breve periodo di tempo hanno mostrato una preoccupante attitudine criminale, ecco perché il loro comportamento è stato fermato per evitare che potesse fare ancora del male. "In un caso di tortura, uno dei due non era ancora imputabile - ha spiegato il capitano Francesco Lucarelli - . Il soggetto aveva dunque 13 anni. La pericolosità sociale non è una questione anagrafica, è una questione di contesto sociale e sviluppo della persona. Il degrado sociale porta ad un abbassamento dell'età criminale".  I due minorenni hanno nominato quale difensore di fiducia l'avvocato Gaspare Lombardo. 

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