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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Licata

Arrestato con l'accusa di avere sparato ai poliziotti si difende: "Non c'entro nulla, andavo da mia nonna"

Il 23enne Paolo Greco è stato bloccato in piena notte dopo l'agguato agli agenti e ai tecnici che montavano le microspie

Chiedo scusa se nelle precedenti udienze sono stato brusco ma in videocollegamento non capivo molto e mi sono innervosito, io con questa storia non c'entro nulla. Quando mi ha fermato la polizia, mi ha chiesto dove stessi andando ma io andavo davvero da mia nonna e non sapevo quello che era successo davanti casa mia".

Il ventitreenne Paolo Greco si difende così davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, dall'accusa di aver cercato di uccidere i poliziotti sparandogli addosso diversi colpi di arma da fuoco dopo avere scoperto che scortavano dei tecnici, in piena notte, che stavano collocando delle microspie sulla strada nell'ambito, sembrerebbe, di un'altra indagine per usura in cui è stato pure coinvolto insieme al padre.

Ieri mattina sono stati ascoltati pure alcuni poliziotti della scientifica, citati dal pubblico ministero Sara Varazi, che hanno ricostruito gli accertamenti sulle armi e non solo: su un proiettore sono state, infatti, mostrate in aula alcune immagini. 

Oltre ai bossoli fotografati sul luogo dell'agguato, anche le immagini della videosorveglianza che ritraggono l'uomo che ha sparato, riconosciuto pure per le scarpe dal colore molto particolare con una striscia catarifrangente. L'imputato, l'8 marzo dell'anno scorso, alcune ore dopo i fatti fu arrestato. 

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