"Rapina al bar con sparatoria", dopo un anno la difesa chiede la scarcerazione
Il 34enne Angelo Antona avrebbe compiuto l'assalto insieme a un complice, il legale sollecita la concessione dei domiciliari con il braccialetto elettronico
"Le esigenze cautelari, dopo un anno ininterrotto di carcere, sono attenuate e, in ogni caso, resterebbero ampiamente tutelate in una condizione di detenzione domiciliare con l'applicazione del braccialetto elettronico": l'avvocato Salvatore Pennica chiede la scarcerazione di Angelo Antona, 34 anni, arrestato il 6 ottobre dell'anno scorso e finito sotto processo con l'accusa di avere messo a segno una rapina con sparatoria all'interno di un bar.
Il dibattimento, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, ieri mattina ha avuto un passaggio a vuoto perchè alcuni testi del pm non si sono presentati ed è stato rinviato al 28 ottobre.
Nei prossimi giorni, intanto, il tribunale deciderà in merito alla richiesta di scarcerazione. L'assalto sarebbe stato messo a segno dall'imputato insieme ad almeno un complice non identificato. All'interno di un bar, due persone fecero irruzione con una pistola e - secondo la ricostruzione dell'episodio - spararono contro una slot machine per cercare, senza riuscirci, di portarla via. A quel punto hanno estratto la cassetta cambiamonete e l'incasso, per un totale stimato di circa 1.400 euro, e sono fuggiti.