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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Licata

Colpi di pistola contro le abitazioni, scatta la perquisizione: trovata una pistola, arrestato 52enne

L'arma, una 7,65, era nascosta in bagno insieme ad alcuni proiettili ancora inesplosi, uno dei quali – privo però di polvere da sparo - da guerra

E’ stato trovato in possesso – secondo l’accusa – di una pistola calibro 7,65, con due caricatori vuoti, nonché di alcuni proiettili ancora inesplosi, uno dei quali – privo però di polvere da sparo - di calibro del tipo munizionamento da guerra. E’ per le ipotesi di reato di detenzione illecita di armi comuni da sparo, aggravata dal possesso di munizionamento da guerra, e ricettazione che la polizia ha arrestato il cinquantaduenne B. A.. L’arresto è stato già convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento che ha disposto – a carico dell’indagato – la misura cautelare dei domiciliari.

I poliziotti del commissariato di Licata sono arrivati all’uomo dopo che, in una via cittadina, sono stati rinvenuti alcuni bossoli di proiettili esplosi contro delle abitazioni della zona. Bossoli che sono stati naturalmente posti sotto sequestro e che hanno dato il via all’inchiesta. Gli agenti, coordinati dal commissario capo Sonia Zicari, dopo una breve ma intensa attività info-investigativa, hanno deciso – per cercare armi – di ricorrere ad una perquisizione domiciliare. Sono dunque stati nell’abitazione del cinquantaduenne, residenza che si trova a poca distanza da dove sono stati ritrovati appunto, e sequestrati, i misteriosi bossoli. La perquisizione ha permesso di ritrovare all’interno del bagno, nascosta in un beauty case blu, – è stato ufficializzato ieri dalla Questura di Agrigento – la pistola calibro 7,65, munita di due caricatori vuoti, nonché alcuni proiettili inesplosi, uno dei quali – ma privo di polvere da sparo – da guerra. Il cinquantaduenne B. A. è stato arrestato in flagranza di reato e su disposizione del sostituto procuratore, Maria Barbara Grazia Cifalinò, è stato – dopo le formalità di rito – trasferito alla casa circondariale Pasquale Di Lorenzo di Agrigento dove è rimasto fino all’udienza di convalida. Martedì, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. La pistola, così come le munizioni, è stata naturalmente posta sotto sequestro e verrà, a partire dai prossimi giorni, esaminata dagli specialisti della Scientifica. Come sempre avviene nei casi di sequestro di armi, si proverà a capire se – ed eventualmente quando – la pistola, calibro 7,65, sia stata utilizzata, ma anche quale possibile strada possa aver fatto per arrivare nella disponibilità del cinquantaduenne. L’attività investigativa dei poliziotti del commissariato di Licata non può pertanto – non ancora – essere considerata conclusa. Anzi. 

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