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Martedì, 19 Marzo 2024

Peschereccio beccato e sanzionato in area protetta, scoppia la rivolta nel piazzale della Capitaneria

Decine e decine di pescatori sono riusciti - e con la forza - ad entrare in area militare. Più pattuglie dei carabinieri hanno riportato la calma, nessuno è rimasto ferito

Viene fatta una contravvenzione per pesca in aerea protetta - poiché destinata al ripopolamento ittico - con reti fuori norma e scoppia, nel piazzale antistante alla Capitaneria di porto di Licata, una rivolta. Decine e decine di pescatori, e forse anche loro familiari, si sono riversati - dopo aver aperto il cancello - nel piazzale e si sono scagliati contro le inferriate poste a protezione di finestra e portone di ingresso. Fortissimo l'allarme che è serpeggiato tant'è che sul posto sono arrivate anche più pattuglie dei carabinieri. Nessuno è rimasto, per fortuna, ferito; ma riuscire a riportare la calma non è stato per niente semplice. 

Ad informare la Procura della Repubblica di Agrigento dell'accaduto sarà la stessa Capitaneria di porto. I pescatori sono, del resto, riusciti - e con la forza - ad entrare in area militare.

Non ci sono stati arresti in flagranza di reato, gli stessi carabinieri hanno - seppur a fatica - riportato la calma. Alle 17,30, i pescatori di Licata - stando a quanto è stato annunciato - andranno a parlare con il sindaco Pino Galanti e a rappresentare tutte le loro difficoltà lavorative, sanzioni e sequestri di attrezzature comprese.  

A scatenare l'inferno è stato un controllo fatto dai militari della Guardia costiera di Licata in un tratto di mare che è interdetto alla pesca perché destinato al ripopolamento ittico. Ed è proprio durante questo controllo che è stato "pizzicato" - mentre pescava abusivamente all'interno di quel tratto di mare - un peschereccio. Una unità che è stata bloccata e sanzionata, con tanto di sequestro della rete non a norma. 

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