Maresciallo accusato di maltrattamenti e stalking alla moglie, psicologa in aula
Il sottufficiale si sarebbe presentato al colloquio per la separazione mostrando l'arma
“Ha aperto la giacca e mi ha mostrato la pistola. Se mi sono sentita minacciata? No, ma l’episodio mi ha turbato e decisi di non occuparmi più della pratica”. La psicologa Loredana Pletto ha deposto questa mattina al processo, per le accuse di maltrattamenti, stalking e minacce gravi, nei confronti di un maresciallo della Guardia di Finanza, di Licata, accusato di avere perseguitato la moglie.
La psicologa ha raccontato di essere stata incaricata di eseguire alcuni colloqui nell’ambito del procedimento di separazione. “Si presentò insieme al suo avvocato e volle farmi vedere la pistola”, ha detto rispondendo al pubblico ministero Elenia Manno.
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Arnaldo Faro, ha cercato di fare emergere l’assenza di atteggiamento minaccioso nel gesto.
Le precisazioni della psicologa-psicoterapeuta
In riferimento all’affermazione: “Ha aperto la giacca e mi ha mostrato la pistola. Se mi sono sentita minacciata? No, ma l’episodio mi ha turbato e decisi di non occuparmi più della pratica” la sottoscritta fa presente che non ha rinunciato all’incarico per il motivo riportato, ma per altre e diverse ragioni di carattere professionale.
Rispetto all’affermazione: “Si presentò insieme al suo avvocato e volle farmi vedere la pistola” si fa presente che tale frase non è mai stata pronunciata dalla scrivente.