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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Licata

Accusato di avere picchiato i figli, frustandoli con dei cavi e lanciandogli coltelli: assolto 60enne

Il giudice ha ritenuto che non si configurasse il reato di maltrattamenti ma - al massimo - quello di lesioni che sarebbe prescritto

Assoluzione perchè il fatto non sussiste. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Alessandro Quattrocchi, ha scagionato il sessantenne G.O., di Licata, dall'accusa di maltrattamenti ai danni dei due figli minori.

L'imputato, difeso dall'avvocato Teresa Balsamo, era finito a processo con l'accusa di avere picchiato con brutalità i due ragazzini, dopo essersi ubriacato. I comportamenti violenti si sarebbero consumati fino al 3 settembre del 2012. Il licatese, in particolare, avrebbe picchiato con schiaffi e frustato con dei cavi elettrici i figli lanciandogli contro anche un coltello da cucina.

A denunciare gli episodi era stata la madre dei ragazzini e gli stessi figli la cui versione riferita in aula, però, non ha dato completo riscontro all'ipotesi accusatoria. 

Il giudice, che ha emesso una sentenza con motivazioni contestuali, ha ritenuto, infatti, che non ci fosse quella continuità di condotte tali da configurare il reato di maltrattamenti ma - al massimo - quello di lesioni aggravate che sarebbe comunque prescritto e, in ogni caso, non si potrebbe riqualificare perchè si tratterebbe di fatto diverso.

La sentenza, quindi, è stata quella di assoluzione. Di diverso avviso il pubblico ministero Alfonsa Fiore che aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione.

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