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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Licata

Disabili sequestrati e torturati, video sui social: la Procura chiede l'incidente probatorio

Secondo i pm è indispensabile sentire le vittime nell'immediatezza per acquisire la loro versione dei fatti

Un incidente probatorio per sentire le vittime e cristallizzare le prove in vista di un eventuale processo. E' stato chiesto dal procuratore Luigi Patronaggio e dal pubblico ministero Gianluca Caputo nell'ambito dell'inchiesta a carico dei tre licatesi fermati con l'accusa di avere sequestrato, deriso, picchiato e torturato tre disabili.

Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, il 29 gennaio, all'indomani dell'udienza di convalida del fermo di Antonio Casaccio, 26 anni; Gianluca Sortino, 23 anni e Angelo Marco Sortino, 36 anni, ha disposto la custodia in carcere.

I tre indagati, difesi dagli avvocati Giuseppe Glicerio e Santo Lucia, in occasione dell'interrogatorio di convalida si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Fra le accuse anche quella di avere filmato con gli smartphone le sevizie che sono state poi diffuse sui social diventando virali. I poveri disabili sarebbero stati legati, picchiati e umiliati in numerose circostanze.

Il giudice non ha convalidato il fermo ritenendo che non vi sia il presupposto del pericolo di fuga ma ha disposto ugualmente la custodia in carcere giudicando solido il quadro indiziario. A partire dal reato di tortura, che in Italia è stato introdotto solo di recente in seguito a una sanzione dell'Unione Europea. 

Le indagini dei carabinieri proseguono per accertare eventuali altri episodi di cui si sarebbero resi protagonisti e identificare alcuni complici. Nel frattempo la Procura chiede al gip di disporre l'incidente probatorio per sentire le vittime. Si tratta di una vera e propria anticipazione del processo dove i testimoni vengono interrogati in contraddittorio fra le parti e la prova è resa pienamente utilizzabile. Il gip deciderà nei prossimi giorni se accogliere la richiesta dei pm. A breve, invece, sarà fissata l'udienza al tribunale del riesame per decidere sull'istanza della difesa di annullare le ordinanze cautelari. 

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