Anziana e disabile picchiate e umiliate, condannati madre e figlio
Tre anni di reclusione a una donna licatese di 48 anni - Maria Concetta Lo Iacono - e 2 anni e 2 mesi ad Antonino Mulè di 21 anni, accusati di maltrattamenti, lesioni personali, lesioni colpose e maltrattamenti di animali
Condannati con le accuse di maltrattamenti, lesioni personali, lesioni colpose e maltrattamenti di animali. Schiaffi, pugni, spintoni e persino torture con un secchio pieno di acqua gelida lanciato addosso mentre una delle due vittime dormiva per costringerla a restare su una sedia. Sevizie che sarebbero andate avanti per anni.
A farne le spese un'anziana e la figlia disabile oltre al loro cane che sarebbe stato brutalmente bastonato in maniera gratuita. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Agata Anna Genna, ha inflitto 3 anni di reclusione a una donna licatese di 48 anni - Maria Concetta Lo Iacono -; 2 anni e 2 mesi al figlio Antonino Mulè di 21 anni.
Vittime delle presunte sevizie la madre e la sorella dell'imputata, quindi nonna e zia del ragazzo. Le vittime - assistite dagli avvocati Angelo Benvenuto e Lucia Amoroso - si sono costituite parti civili e hanno ottenuto il risarcimento dei danni.
Le violenze si sarebbero consumate dal gennaio del 2018 all'ottobre del 2019. Le due donne sarebbero state ripetutamente percosse e aggredite con schiaffi, pugni e spinte. L'atteggiamento intimidatorio, inoltre, sarebbe consistito nel prospettargli di farle ricoverare in manicomio.
A farne le spese, secondo quanto avrebbe accertato il processo, anche il cane delle presunte vittime che sarebbe stato bastonato in maniera gratuita.