rotate-mobile
Cronaca Licata

Si rifiuta di pagare il conto, aggredisce barista e devasta locale": reati prescritti dopo 8 anni

Il processo si trascina per le lunghe e il cinquantenne Giacomo Vinci evita la condanna: l'uomo avrebbe pure aggredito un poliziotto intervenuto per riportare la calma

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione: il decorso del tempo evita una probabile condanna al cinquantenne licatese Giacomo Vinci, finito a processo con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, minaccia e lesioni personali aggravate.

L'imputato (difeso dall'avvocato Angelo Benvenuto) il 21 giugno del 2014 avrebbe devastato un noto bar di Licata e aggredito il titolare e un poliziotto che era intervenuto per riportare la calma. Vinci, secondo la ricostruzione dell'episodio, avrebbe preteso di consumare alcuni alcolici senza pagare. 

Alla richiesta del titolare di saldare il conto avrebbe reagito minacciandolo, colpendolo al volto e alla gamba e danneggiando la macchina del caffè, alcuni tavolini, delle piante e altri prodotti alimentari. Quando sul posto intervenne la polizia, per cercare di riportare la calma, avrebbe reagito scagliandosi contro un agente che voleva identificarlo colpendolo con un calcio alla gamba e uno scarpone al volto.

Il processo, tuttavia, si è trascinato troppo per le lunghe e i reati sono caduti in prescrizione. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si rifiuta di pagare il conto, aggredisce barista e devasta locale": reati prescritti dopo 8 anni

AgrigentoNotizie è in caricamento