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Cronaca

Lettera aperta ai segretari nazionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

#scuolebelle.Lsu: “ammazziamoli tutti” Lettera aperta ai segretari nazionali Filcams Cgil- Fisascat Cisl- Uiltrasporti Uil Elisa, Giovanni, Marco. Sono costretto a scrivervi,visto che qui”tutto precipita” nel più totale immobilismo. Un immobilismo morale peggiore di quello fisico,un immobilismo che disincarna il ruolo del sindacato nel mondo del lavoro. Il 15 Gennaio 2015 presso la Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali presso il ministero del lavoro Roma,è stato da voi sottoscritto un verbale di accordo relativo agli appalti scuole che ha interessato gli ex lsu ata.Al fine di raggiungere gli obiettivi posti negli accordi era necessario assicurare qualitativamente e quantitativamente tutti i servizi posti in essere dal MIUR. Tutto ciò in virtù degli accordi precedentemente sottoscritti il 05.05.2014 e 28.03.2014. L’accordo del 15 .01.2015 doveva essere “semplicemente” finalizzato a normare gli spostamenti dei lavoratori sul territorio e “normalizzare”la cosiddetta BANCA ORE.Certo,considerata la “frammentazione” del territorio era necessaria un’organizzazione del personale che doveva spostarsi nei limiti di 20 Km. Se il lavoratore superava i 20 Km ( di quanto non è si tenuto a conoscere) ,doveva attrezzarsi o di mezzo pubblico o mezzi aziendali -fringe benefit -che credetemi, non ne ho mai visto uno. Ma sicuramente penserete,ma si che centra,km in più km in meno! Posso anche condividere,ma quello che “ammazza” il mio essere sindacalista,per passione si per passione è quello che i lavoratori potranno essere chiamati a svolgere la loro prestazione lavorativa al di fuori delle fasce orarie concordate anche al di fuori degli orari previsti. Attualmente i “datori” di lavoro e sottocapi,chiamano i lavoratori anche di notte.Si di notte. Bisogna organizzarsi,bisogna chiamare gli altri,bisogna trovare un mezzo per raggiungere il posto di lavoro.Appena 150 km di distanza. Ma certo non è un trasferimento,è “semplicemente uno “spostamento”.Chissà perché gli spostamenti temporanei sono così tanti,così illogici,a volte così inutili. Ciò che spazza via definitivamente ogni diritto,ogni dignità,ogni speranza di un futuro migliore,per questi lavoratori che vivono da “fantasmi” nel mondo del lavoro è indubbiamente l’applicazione della “famigerata”BANCA ORE. Sempre citando l’accordo del 05.Maggio.2014,qualora il lavoratore per motivi personali dovesse rifiutare le prestazioni lavorative proposte a completare l’orario settimanale,le ore prestate non potranno essere computate come lavorate.Ma le ore di banca ore non vengono contabilizzate,i lavoratori non sanno mai a quanto assommano. Solo i “datori” di lavoro hanno il quadro completo di questa esasperata “contabilità. Che dire cara Elisa,caro Marco,caro Giovanni,dell'esercito formato da 11.000 ex LSU addetti alle pulizie: lavoratori per la maggior parte sopra i 50 anni di età e per 2/3 donne, costretti a doversi "riqualificare" da pulitori ad "abbellitori" con corsi di formazione fatti in fretta e furia, per vedersi ancora costretti a non lavorare, tra cassa in deroga e ferie forzate, e MALATTIA SUGGERITA, e a non avere certezza di futuro e reddito. Gli accordi sottoscritti, avrebbero dovuto ripristinare per gli ex Lsu condizioni di reddito e di contratto,ed anche di tranquillità, sono rimasti solo nell'antica speranza degli stessi. Degli “ultimi”. Lo slogan #scuolebelle sembrerebbe un'operazione voluta soprattutto per difendere, rafforzare il sistema degli appalti,molto caro e poco efficiente rispetto alla internalizzazione del servizio e l'assunzione diretta dei lavoratori. Non dobbiamo,non possiamo tirarci fuori da quello che accade ai lavoratori,dobbiamo convincersi che i milioni di euro per l'edilizia scolastica (soldi pubblici) con il progetto #scuolebelle potrebbero essere utilizzati in modo diverso,ed ai lavoratori riconoscergli la dignità che Dio gli ha dato e che lo statuto dei lavoratori ha sottoscritto. Siamo tutti convinti che bisogna continuare a chiedere scuole belle e pulite, ma non sulla pelle dei lavoratori. Mi sovviene una famosa frase di Marco Tullio Cicerone: “Sbagliare può succedere a tutti, ma è solo dell'insipiente perseverare nell'errore”. Riscriviamo il passato,non lasciamo scivolare questi lavoratori nel baratro dell’indifferenza che sta purtroppo sempre nascosta diestro l’angolo. Cordialmente Aldo Mucci Info: 3297237522

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