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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fumi della Laterizi Akragas, dopo le proteste dei cittadini interviene l'Arpa

Un mezzo di rilevazione mobile è stato ieri presso la fabbrica di Piano Gatta per effettuare alcune verifiche: un mese fa associazioni e residenti chiedevano risposte

Sopralluogo, nella giornata di ieri, all'impianto "Laterizi Akragas" di Piano Gatta, dell'Arpa al fine di verificare la qualità dell'aria intorno alla fabbrica di laterizi. A darne la notizia è l'associazione ambientalista Mareamico.

Le verifiche sono arrivate dopo le vibranti proteste di cittadini e associazioni per un asserito aumento dell'attività da parte dell'azienda, con conseguente crescita dei fumi prodotti. Era il 20 gennaio scorso quando il circolo Rabat di Legambiente, l'associazone Tierra Techo Trabajo, gli Attivisti con le stelle per Agrigento e i cittadini Silvia Greco, Eros Bartolomeo e Domenico Savio Lo Presti si facevano portavoce "dell’insofferenza manifestata più volte ed in più sedi dai residenti" stante che "da diversi mesi le attività della fabbrica di Laterizi Akragas, proseguono incontrastate, causando non pochi disagi alla popolazione che vive nei pressi dello stabilimento".

Nella nota si spiegava come fossero già state segnalate alle autorità preposte, al Sindaco e Arpa "i disagi e le perplessità derivanti dal funzionamento di tali camini che emettono fumi che si diffondono sulla vallata limitrofa. Nei mesi invernali, durante periodi prolungati di alta pressione - continuavano - il fenomeno dell’inversione termica causa un maggiore accumulo delle emissioni provenienti verosimilmente dall’impianto di combustione della ditta sopracitata nella vallata di Piano Gatta, diffondendosi, in questo modo, nei quartieri prossimi al sito e causando ai cittadini difficoltà nella visibilità veicolare e molestie olfattive. Dalle richieste di documentazione e dalle ricerche effettuate - denunciavano - risulterebbe che suddetta ditta abbia provveduto ad accendere l’impianto e svolgere le proprie attività produttive senza averne alcun titolo autorizzativo".

Questa sarebbe quindi una prima risposta, con anche il Comune che al momento sarebbe in attesa dei dati da parte dell'Arpa per eventuali ulteriori valutazioni di tipo politico e amministrativo.

E' comunque il caso di rilevare come, ormai da anni, la provincia sia sprovvista di una pur pre-esistente rete di rilevazione della qualità dell'aria: le centraline vennero infatti disattivate dal Libero Consorzio di Agrigento perché non vi erano fondi per il loro funzionamento.

A scrivere alla Prefettura, chiedendo "tutti gli opportuni controlli per verificare i processi produttivi della fornace e stabilire la qualità delle emissioni nell’aria, in particolare, la presenza di  ventuali conseguenze indesiderate e taciute, sia sull’ambiente che sulla salute degli cittadini (sostanze cancerogene e/o tossiche)" è stato stamattina il deputato Michele Sodano.

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