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Cronaca Lampedusa e Linosa

Violano il decreto di espulsione e sbarcano a Lampedusa: 13 condanne

La sentenza del processo per direttissima: 1 anno di reclusione a tutti gli imputati. La squadra mobile li aveva fermati il 20 novembre

Un anno di reclusione per i tredici migranti accusati di avere violato il divieto di reingresso in Italia sbarcando a Lampedusa lo scorso 20 novembre. E' il verdetto emesso dal giudice monocratico di Agrigento, Antonio Genna, al termine del processo per direttissima.

Gli stranieri, di nazionalità tunisina e marocchina, arrestati dalla squadra mobile della Questura di Agrigento, erano destinatari di un decreto di espulsione emesso da diverse Prefetture d'Italia, con cui gli si imponeva di non rientrare nel territorio nazionale per un numero variabile di anni.

Gli accertamenti della polizia, in seguito agli sbarchi dei primi tre giorni di novembre, hanno fatto emergere la violazione del provvedimento. Il pubblico ministero Emiliana Busto della Procura di Agrigento ha disposto il giudizio direttissimo. Gli arrestati - difesi tutti di ufficio dall'avvocato Gianfranco Pilato - dopo l'arresto erano comparsi davanti al giudice che, come chiesto pure dal pubblico ministero Fabrizia Fasulo, li aveva rimessi in libertà dopo avere ratificato il provvedimento della polizia.

Il processo per direttissima si è adesso concluso con la condanna di tutti gli imputati alla stessa pena chiesta dal pm.

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