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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Controlli / Lampedusa e Linosa

"Omessa denuncia di materie esplodenti", sequestrato maxi deposito di bombole Gpl

Stando all'accusa, l’attività è risultata essere difforme alla norma di prevenzione incendi. Irregolarità riscontrate sull’ubicazione, le distanze di sicurezza, la recinzione e gli impianti di protezione

E’ per omessa denuncia di materie esplodenti che i carabinieri hanno sequestrato 720 bombole di Gpl: 397 piene e 323 vuote. L’ispezione, dei militari dell’Arma della stazione di Lampedusa, è stata effettuata – in un supermercato cittadino – per verificare l'osservanza della normativa di prevenzione e sicurezza antincendio. Presenti sul posto, su delega del sostituto procuratore di Agrigento, titolare del fascicolo d’inchiesta, anche i vigili del fuoco del comando provinciale della città dei Templi. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso, appunto, d’accertare la presenza di 720 bombole di Gpl, la maggior parte delle quali da 10 chilogrammi e da 13. Le bombole erano situate nel piazzale retrostante al supermercato, gran parte posizionate su un semirimorchio e altre, in gruppi, sparse nel piazzale.

I carabinieri della stazione di Lampedusa hanno accertato la mancanza di autorizzazione di Ps e della segnalazione certificata di inizio attività ai fini antincendio (Scia), in violazione appunto della fattispecie penale di omessa denuncia di materie esplodenti. E’ scattato, dunque, il sequestro di ben 720 bombole di Gpl che sono rimaste, in affidamento, sul piazzale dell’esercizio commerciale.

L’attività di deposito di bombole Gpl è risultata essere difforme – stando all’accusa formalizzata dai militari dell’Arma alla Procura della Repubblica – alla norma di prevenzione incendi. Le difformità riguardano – è stato ricostruito – l’ubicazione, le distanze di sicurezza, la recinzione e gli impianti di protezione antincendio. Il deposito di bombole di Gpl, posizionate sul piazzale e spazi vicini, per un totale di 515 chili di Gpl, è risultato essere – è proseguita l’accusa – difforme alla norma di prevenzione incendi. Nella concretezza, i carabinieri hanno accertato che l’uscita di emergenza, diversa da quella utilizzata per l’ingresso del supermercato, era ostacolata da una saracinesca chiusa a chiave ed ostruita da oggetti diversi, non era, di fatto, utilizzata. Oltre a non essere evidenziata da apposita segnaletica. I carabinieri e i pompieri hanno accertato inoltre che non era stato realizzato l’impianto idranti.

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