Lampedusa, donna muore per ipotermia dopo lo sbarco: la Procura apre un’inchiesta
Era a bordo di un barchino di 8 metri soccorso dalla Guardia di finanza durante la notte. Nell’isola, intanto, si susseguono gli approdi
Una migrante è morta al poliambulatorio di Lampedusa dopo l’ennesimo sbarco. La causa del decesso, con buone probabilità, sarebbe uno stato di ipotermia che avrebbe provocato un arresto cardiaco. La Procura di Agrigento ha intanto aperto un’inchiesta. La donna si trovava a bordo di un barchino di 8 metri salpato da Sfax domenica scorsa alle 20. Il natante è stato soccorso da una motovedetta della Guardia di finanza durante la notte.
Con lei viaggiavano altre 43 persone, fra cui 16 donne e 5 minori, scappati da Camerun, Costa d'Avorio e Guinea.
L'ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. Dell'attività investigativa per identificare i traghettatori di vite si occuperà, con il coordinamento del procuratore capo Salvatore Vella, la Squadra mobile della Questura di Agrigento. Nelle prossime ore i 38 migranti adulti saranno ascoltati dai poliziotti della Squadra Mobile.
Gli sbarchi
Ore 17. Altri 126 migranti sono giunti, dopo 3 diversi soccorsi al largo di Lampedusa, sul molo commerciale del porto dell'isola. Salgono così a 5, con un totale di 375 persone, gli sbarchi registratisi nel giro di poche ore sulla più grande delle Pelagie.
La motovedetta Cp267 della Guardia costiera ha soccorso un barchino con 41 profughi (tra i quali 16 donne e 1 minore) in fuga da Costa d'Avorio, Gambia e Guinea. La Cp 318, sempre della Capitaneria, ha invece intercettato un natante di 7 metri con 30 persone (10 donne e 1 minore). Sull'ultima imbarcazione erano invece in 55 (22 donne e 2 minori).
I tre gruppi sono stati portati, dopo un primo triage sanitario, all'hotspot di contrada Imbriacola dove i presenti sono adesso 1.179. La Prefettura di Agrigento ha disposto per stasera, con il traghetto di linea Cossydra che giungerà
all'alba di domani a Porto Empedocle, un ulteriore trasferimento di 80 ospiti.
Ore 11:37. Maxi sbarco - con 205 egiziani, pakistani, siriani, bengalesi e palestinesi - a Lampedusa. A soccorrere il peschereccio di 12 metri, salpato da Zhouara all'una di lunedì, sono state le motovedette Cp319 e 317 della Guardia costiera. Nel gruppo ci sono anche 5 donne e 3 minori. Tutti sono stati già portati all'hotspot di contrada Imbriacola.
Ore 11:04. Sono stati complessivamente 3 i natanti soccorsi a poche miglia dal porto. I primi soccorsi hanno interessato 2 barchini. A bordo c’erano 41 e 43 persone. Nel primo gruppo c'erano 14 donne e un minore. Nel secondo 21 donne e 5 minori.
Quando gli 84 migranti sono giunti sull’isola è stata subito segnalata la presenza di una giovane donna che stava male. E’ stata portata al poliambulatorio dove i medici hanno fatto di tutto per salvarla. Ma ogni tentativo si è rivelato inutile.
Poi il terzo sbarco con altri 45 migranti fra cui 17 donne e 5 minori. Anche in questo caso è stato soccorso in mare: si trovava a circa 6 miglia dalla costa. E' stato il pattugliatore della Guardia di finanza ad intervenire. Gli arrivi dei migranti a Lampedusa sono dunque ripresi dopo quattro giorni di stop dovuti alle cattive condizioni del mare. Ed è accaduto nel giro di poche ore.
I trasferimenti
Sono 80 i migranti che sono stati imbarcati sul traghetto di linea Veronese che giungerà in serata a Porto Empedocle. A disporre il nuovo, ennesimo, trasferimento dall'hotspot di Lampedusa è stata la Prefettura di Agrigento.
Nella struttura di primissima accoglienza, dove all'alba c'erano 884 persone, sono rimasti al momento 1.053 ospiti a fronte di 400 posti.
(Aggiornato alle 11:37)