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Venerdì, 29 Marzo 2024
La crisi perdurante / Lampedusa e Linosa

Diciotto sbarchi con 988 persone nel giro di poche ore, vanno avanti le ricerche di almeno un disperso

Ben 350, dei 1.196 ospiti dell'hotspot, stanno lasciando la struttura di contrada Imbriacola per essere trasferiti con il traghetto di linea a Porto Empedocle

Ore 20,21. Due lance libiche, rispettivamente di 12 metri, con a bordo 119 (1 minore) e 116 (3 donne) migranti, sono state bloccata e portata al porto di Lampedusa dalla motovedetta V1300 della Guardia di finanza e dalla Cp306 della Capitaneria. Un uomo, sistemato sulla prima imbarcazione, che stava male è stato portato al poliambulatorio subito dopo lo sbarco. Entrambe le carrette, sono tre nel giro di neanche un'ora, sono salpate da Zuwara e Zawia, in Libia. A bordo c'erano bengalesi, egiziani, etiopi, siriani, sudanesi e pakistani: i bengalesi hanno pagato 500mila taka, tutti gli altri fino a 4mila euro. Salgono a 18, con un totale di 988 persone, gli sbarchi registratisi a partire da mezzanotte. 

Ore 19. Sono 350 i migranti, sui 1.196 ospiti dell'hotspot di Lampedusa, che stanno per lasciare la struttura di contrada Imbriacola per essere trasferiti al porto dove verranno imbarcati sul traghetto di linea che all'alba di domani giungerà a Porto Empedocle. A disporre il trasferimento, cercando di alleggerire il centro di primissima accoglienza, è stata la Prefettura di Agrigento. 

Ore 18,50. Maxi sbarco a Lampedusa dove, nelle acque antistanti, la motovedetta V1102 della Guardia di finanza ha intercettato e scortato fino al porto una lancia libica di 12 metri con a bordo 128 persone. I sedicenti bengalesi, egiziani, etiopi, nigeriani, sudanesi e pakistani, hanno riferito d'essere partiti da Zawia in Libia e d'aver pagato 500mila taka bengalesi o 80mila guinè egiziani. L'imbarcazione usata per la traversata è stata posta sotto sequestro dalle Fiamme gialle. Salgono a 16, con un un totale di 753 persone, gli sbarchi su Lampedusa a partire da mezzanotte.  

Ore 17,39. Le dichiarazioni sono contraddittorie. Qualcuno dei 37 migranti salvati dalla nave ong Nadir, e sbarcati a Lampedusa, ha parlato di 40 persone imbarcate sulla carretta partita alle ore 23 di giovedì da Sfax. Al momento, mentre sono in corso le audizioni dei 37 superstiti, fra cui 7 donne, da parte della Squadra Mobile, l'unica certezza sono le dichiarazioni di uno dei superstiti: il fratello di uno dei dispersi, originari di Burkina Faso. Il sospetto è però che possano essere, appunto, tre i dispersi e per questo i poliziotti stanno, laddove possibile, cercando di mettere dei punti fermi acquisendo le testimonianze di tutti i naufraghi. 

Ore 16,51. E' un continuo "Sos" in area Sar e nelle acque antistanti a Lampedusa: altri 3 barchini, con un totale di 109 migranti, sono stati soccorsi dalla Cp327 della Guardia costiera. A bordo c'erano gruppi di 35 persone originarie di Benin, Guinea e Sudan, 38 del Camerun, Burkina Faso, Guinea, Mali e Senegal e 36 (5 donne e 2 minori) sedicenti sudanesi. Tutti hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, e d'aver pagato da un minimo di 1.500 dinari tunisini fino a 3.500. 

Ore 16. Mentre sono ancora in corso le ricerche dell'immigrato disperso da ieri sera, verosimilmente affogato, in area Sar Maltese, a circa 42 miglia dalla costa di Lampedusa, alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana si cerca di fare spazio. Nello stanzino di pochi metri ci sono infatti già 8 bare in attesa di trasferimento. Il timore è che, migliorate le condizioni del mare, nelle prossime ore, possano essere recuperati altri corpi di migranti dispersi. Oltre all'ultimo di ieri sera, il 24 aprile ci sono stati due naufragi e, allora, si parlò di circa 17 dispersi. Di questi soltanto 4 corpi sono stati recuperati. 

Ore 15,15. Sono 86 i migranti che sono sbarcati a Lampedusa dopo che i due barchini sui quali viaggiavano sono stati intercettati e bloccati dalle motovedette della Guardia di finanza. Salgono a 12, con un totale di 516 persone, gli sbarchi a partire dalla mezzanotte. Sul penultimo barchino, partito da Jbeniana in Tunisia, c'erano 48 persone (7 donne e 3 minori) originarie di Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Nigeria. Sull'ultimo, in ordine di tempo, erano invece in 38 (7 donne e 1 minore) salpati da Sfax alle ore 13 di ieri. I due gruppi, dopo un primo triage sanitario direttamente a molo Favarolo, sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove gli ospiti presenti sono 959 a fronte di poco meno di 400 posti.

Ore 12. Altri 50 migranti sono giunti a Lampedusa, dopo che i due barchini sui quali viaggiavano sono stati agganciati dalle motovedette della Guardia di finanza. Salgono a 10, a partire da mezzanotte, gli sbarchi su Lampedusa con un totale di 430 persone. Sul primo degli ultimi due barchini rintracciati c'erano 25 egiziani partiti, a loro dire, da Sabatha in Libia, dopo aver pagato 100mila sterline egiziane. Altrettanti, fra cui una donna e due minori, tutti tunisini, sulla seconda imbarcazione salpata invece da Kerkennah in Tunisia.  

Ore 8. Un barchino è affondato ieri sera in acque Sar maltesi, a circa 42 miglia da Lampedusa. Trentasette, fra cui 7 donne, i migranti salvati dalla nave ong Nadir e da tre pescherecci e poi trasbordati sulla motovedetta Cp306 della Guardia costiera. All'appello mancherebbe un uomo, originario di Burkina Faso, fratello di uno dei superstiti che è giunto, assieme agli altri 36, a Lampedusa. 

L'uomo è stato ritenuto disperso, probabilmente è annegato dopo che la carretta si è ribaltata.

La tragedia si è verificata intorno alle ore 19 di ieri. Alle 21,50 circa i 37 sono stati trasbordati sull'unità di soccorso della Guardia costiera e sono giunti all'una a molo Favarolo. I superstiti - originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Sudan e Isole Comore - hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 23 di giovedì e di aver pagato 2 mila dinari tunisini. 

Lampedusa: 7 sbarchi con 247 migranti, ma recuperati anche due cadaveri

Anche ieri, al largo di Lampedusa, si era ribaltato un altro barchino: 46 erano stati tratti in salvo ed era stato recuperato il cadavere di una donna che è invece annegata. Sull'isola, sempre ieri, è arrivato anche il cadavere di un uomo, in stato di decomposizione, che è stato ritenuto uno dei 17 dispersi del doppio naufragio verificatosi lunedì 24 aprile. 

Notte di sbarchi a Lampedusa dove, dopo il soccorso di 8 imbarcazioni, sono arrivati complessivamente 380 migranti. Ieri,  durante l'intera giornata, erano giunti in 247 con 7 diversi barchini. 

I primi a sbarcare sono stati i 37 salvati dopo il naufragio del natante sul quale viaggiavano. A ruota sono giunti altri 35 soccorsi dalla G079 Barletta della Guardia di finanza e 99 (fra cui 3 donne) agganciati dalla V1102 delle Fiamme gialle. Questi ultimi - sedicenti bengalesi, ivoriani, eritrei, etiopi, marocchini, egiziani e ghanesi - erano su una lancia libica di 12 metri salpata, a loro dire, da Zuwara in Libia. Stesso porto di partenza, ma su un barchino di 7 metri, dei 35 originari di Pakistan, Siria ed Egitto. 

La motovedetta Cp273 della Capitaneria ha soccorso e imbarcato 35 (11 donne e 1 minore), 45 (5 donne), 40 (11 donne e 6 minori) e l'altra unità di soccorso, la Cp319, ha recuperato 40 (6 donne) e 39 (12 donne e 3 minori). Tutti questi migranti - originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Mali e Gambia - hanno dichiarato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, e d'aver pagato 2mila dinari tunisini a testa.

Sono 823 i migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa dove fra ieri e la notte hanno fatto ingresso in 627. Nella struttura di contrada Imbriacola, dopo una raffica di trasferimenti, erano rimasti infatti poco meno di 200 ospiti. A fine aprile, quando era scoppiata l'ennesima emergenza accoglienza, la Questura e la Prefettura di Agrigento, facendo uno sforzo organizzativo senza precedenti, nell'arco di 5 giorni aveva trasferito 5.084 dei 5.365 migranti sbarcati a Lampedusa. Per questa sera, la Prefettura, d'intesa con il Viminale, ha disposto un trasferimento di migranti con il traghetto di linea Novelli che giungerà domattina a Porto Empedocle. Non è stato ancora definito, dipende dalle identificazioni che sono in corso, il numero di persone da spostare.  

  

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