rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Recuperato il cadavere di un uomo davanti a Cala Pulcino, è l'inferno a Lampedusa: da giorni si susseguono tragedie

Cinque pompieri e un natante sono intervenuti nella zona segnalata dalla Guardia costiera e la salma - non ci sono dubbi sul fatto che sia un immigrato - è stata recuperata. Il sindaco Filippo Mannino: "Non abbiamo più spazio nella camera mortuaria, lo Stato si attivi subito a trasferire le bare sulla terraferma"

Il cadavere di un immigrato è stato recuperato, dai vigili del fuoco del distaccamento di Lampedusa, nella acque antistanti fra la zona di Cala Pulcino e di Capo Ponente della più grande delle isole Pelagie. Si tratta di un uomo. A chiamare i pompieri è stata la Guardia costiera che durante un ordinario servizio di pattugliamento e ricerche di dispersi (oltre alla neonata che è finita in mare sabato scorso quando s'è ribaltato il barchino sul quale viaggiava con i suoi genitori, lunedì è affondato un barcone e i dispersi sono stati 4) ha notato quella che poteva essere una salma. E così è era effettivamente.  

IL VIDEO. Ennesimo cadavere recuperato in mare davanti a Lampedusa: ecco le immagini

Cinque pompieri e un natante sono intervenuti nella zona segnalata e il cadavere - non ci sono dubbi sul fatto che sia un immigrato - è stato recuperato. 

Capitaneria soccorre barcone carico di migranti e trova anche le salme di due gemellini di 1 mese

Salgono a 8 le salme di migranti nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, il sindaco: "Siamo disarmati"

Il cadavere ripescato dai vigili del fuoco del distaccamento di Lampedusa non presenta segni di decomposizione. Indossava un giubbotto giallo quando è stato avvistato, a pancia sotto, nelle acque antistanti il tratto di mare fra Cala Pulcino e Capo Ponente. 

La salma, è l'ennesima che viene recuperata dallo scorso venerdì, da quando è un quotidiano conteggiare morti e dispersi, sta per essere trasferita, con il natante dei vigili del fuoco, a molo Favarolo. Il cadavere dovrà essere sottoposto ad una ispezione cadaverica, ma per le condizioni in cui si trova appare quasi certo che si tratti di uno dei dispersi della notte fra domenica e lunedì. A 24 miglia da Lampedusa, quella notte, un barchino con una trentina di migranti a bordo è affondato. I militari della motovedetta della Guardia costiera salvarono 22 uomini, 3 donne e un minore. Emerse subito che c'erano però 4 dispersi: tre uomini e una donna. Da allora le ricerche sono in corso. 

Il sindaco: "Lo Stato ci aiuti" 

"Lo Stato si attivi immediatamente per i trasferimenti dell'hotspot e per portare le salme in terraferma, non abbiamo più spazio nella camera mortuaria". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che da venerdì, in maniera ininterrotta, assiste pietrificato al quotidiano arrivo di cadaveri a molo Favarolo. Nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, un stanza di neanche 3 metri per 3, ci sono al momento 10 salme. E con il recupero di adesso saliranno ad 11. Al cimitero di Lampedusa non c'è neanche una cella frigorifera e le temperature, in questi giorni, arrivano anche a 28 gradi. 

"L'isola sta facendo il possibile per dare la massima dignità a queste persone - ha continuato il sindaco che, nei giorni, scorsi aveva parlato di "strage degli innocenti" - , ma lo Stato non può lasciarci da soli e in attesa dei tempi della burocrazia per trasferire tutte queste salme".  

Bare accatastate in attesa di essere trasferite

Il cadavere dell'ultimo immigrato ripescato fra Cala Pulcino e Capo Ponente è giunto alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. I poliziotti della Scientifica e il medico legale - come sempre avviene nel caso di recupero di salme - hanno già iniziato ad effettuare accertamenti e verifiche. Nel piccolo stanzino usato come camera mortuaria le bare, sono in totale 11, sono sistemate alla meno peggio. Alcune, per mancanza di spazio, sono per terra. Non c'è una cella frigorifera e anche la gestione delle salme - tutte in attesa di essere dissequestrate dalla Procura di Agrigento - sta diventando assai complicata. 

"Ringrazio chi lavora notte e giorno e dà dignità all'Europa"

Il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino s'è recato, ed è la seconda volta nel giro di pochi giorni, al cimitero di Cala Pisana per verificare quale sia effettivamente la situazione e cosa si può fare per scongiurare l'emergenza. "E' uno strazio - ha detto all'uscita dal camposanto - . Voglio solo ringraziare tutte le forze dell'ordine e i medici dell'Asp che da 4 giorni ininterrotti sono impegnati a soccorrere, salvare vite e a dare dignità all'Europa". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Recuperato il cadavere di un uomo davanti a Cala Pulcino, è l'inferno a Lampedusa: da giorni si susseguono tragedie

AgrigentoNotizie è in caricamento