Un pianoforte per Lampedusa, la raccolta fondi è al 16 per cento dell'obiettivo
Sono arrivati 3.240 euro - sui necessari 20 mila - per comprare uno strumento da concerto. Ben 63, al momento, i sostenitori. Per aderire alla campagna, ancora 84 giorni
Sono stati raccolti 3.240 euro - sui necessari 20 mila - per comprare un pianoforte da concerto per Lampedusa. Ben 63, al momento, i sostenitori che hanno consentito di raggiungere l'obiettivo al 16 per cento. Ma restano, ancora, 84 giorni per arrivare alla meta tanto agognata dai piccoli, ma non soltanto, lampedusani.
A lanciare la campagna crowdfunding è stato il pianista e compositore Paolo Marzocchi. Sia Marzocchi che il sindaco delle Pelagie, Giusi Nicolini, hanno fatto un video-messaggio per spiegare ed invogliare alle donazioni.
"Con l'amico Paolo Marzocchi abbiamo pensato - afferma Gaetano Palmeri, portavoce dell'associazione culturale musicale Lipadusa, promotrice dell'iniziativa, - di fare qualcosa perché l'isola potesse crescere culturalmente e musicalmente. Dopo un'analisi e un po' di ricerche in rete abbiamo deciso di affidarci ad una campagna di crowdfunding, con un obiettivo preciso e concreto: dotare Lampedusa di un pianoforte".
Perché proprio un pianoforte? Un pianoforte sicuramente non è un genere di "prima necessità". Ma - secondo il compositore Paolo Marzocchi - è un qualcosa che viene subito dopo, perché rappresenta "una prima necessità per lo spirito" come tutta l'arte in generale.
La campagna durerà complessivamente 90 giorni. Appena 84 ormai. Per i donatori, a seconda del contributo, sono state previste "ricompense" simboliche ma anche reali che vanno dai nomi nel pannello dei sostenitori ai nomi dipinti a mano all'interno del coperchio del pianoforte, dai manufatti dell'artista lampedusano Franco Tuccio all'autografo di "Fuocoammare" che Paolo Marzocchi ha composto per la banda Lipadusa.
Tramite la pagina della campagna crowdfunding: "Un pianoforte per Lampedusa" (https://www.ideaginger.it/progetti/un-pianoforte-per-lampedusa.html) è possibile sostenere la raccolta fondi e dunque aiutare Lampedusa a fare un altro passo verso "L'isola che suona".