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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

"Venga creato un ospedale e basta immigrati a Lampedusa", il Consiglio si farà

Dopo la mobilitazione degli isolani è arrivato un primo risultato: "Se l'Assise approverà i due punti, la battaglia passerà a Roma"

Il consiglio comunale si farà. E' stato calendarizzato per mercoledì. "Adesso ci servirà l'appoggio di tutte le forze politiche per cambiare la nostra isola. Chi appoggerà i nostri punti saraà nostro alleato - scrive il lampedusano Giacomo Sferlazzo - . Se il Consiglio approverà i due punti la battaglia passerà a Roma. Il Consiglio è solo l'inizio!". 

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La seduta straordinaria e urgente, sottoscritta da più di 250 cittadini, è stata invocata per due punti: fare in modo che, anche a Lampedusa, si riesca a garantire i livelli essenziali di assistenza e la chiusura dell'hotspot "sottraendo l'isola alle strumentalizzazioni, ai ricatti e alla complicità col commercio di carne umana". 

"Chiediamo che il consiglio comunale si esprima riguardo a due fondamentali punti emersi in questi giorni di mobilitazione popolare e che scaturiscono da anni di contraddizioni e sofferenza del tessuto sociale delle Isole Pelagie" - è stato scritto nella richiesta - . Il primo punto è "l'impegno a realizzare un ospedale a Lampedusa e a fare in modo che sul territorio delle Pelagie venga garantito l'effettivo rispetto dei livelli essenziali di assistenza, in linea con l'articolo 32 della Costituzione e con le normative vigenti. A tal proposito chiediamo che venga letto e discusso il documento del 'Comitato di Lampedusa
per la salute pubblica e ambientale', già precedentemente presentato al Consiglio, non esaminato nello specifico ma rispetto al quale il sindaco dichiarava - è stato scritto nell'istanza - di essere disponibile a convocare un Consiglio segnatamente rivolto ad esaminarne e a discuterne il contenuto".

Il secondo punto per il quale è stato chiesto il Consiglio riguarda "l'esigenza di segnare una forte discontinuità nell'utilizzo e nell'abuso del territorio di Lampedusa e della sua comunità all'interno della governance delle migrazioni così come verificatosi da trent'anni a questa parte: chiudere l'hotspot e impedire il transito dei migranti sull'isola, sottraendo così - l'istanza è esplicita - l'isola alle strumentalizzazioni ai ricatti e alla complicità col commercio di carne umana". "Crediamo sia arrivato il momento di ragionare in una prospettiva più ampia e di smarcarci dalle continue pressioni provocate dalle continue emergenze create ad arte e a cui l'isola viene sottoposta da anni quali veri e propri strumenti di alienazione della sovranità popolare - è stato spiegato nella richiesta - . Crediamo che di fronte ad una mobilitazione della comunità, animata da palese e chiara dimostrazione di volontà di confronto, di interlocuzione e di dialogo, l'istituzione comunale non possa sottrarsi al dovere di farsi trovare pronta ad incarnare la sua ragion d'essere".

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