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Cronaca Lampedusa e Linosa

Rischio crolli, totalmente vietata Cala Pulcino e parte di Cala Galera

I divieti di sosta, transito e balneazione - in zone pericolose classificate “P3” e “P4” - sono stati disposti dalla Regione

Non soltanto la spiaggia dell'Isola dei Conigli, ma anche parte di Cala Galera e l'intera Cala Pulcino. 

Cala Pulcino, certamente meno conosciuta rispetto all’Isola dei Conigli ma ugualmente amata e gettonata, è stata totalmente vietata. Lo stesso vale anche per parte di Cala Galera. Sui luoghi, a monte, praticamente all’ingresso dell’area boschiva, tabelle e staccionate non lasciano alcun dubbio. Anche in questo caso, naturalmente, è stata la Regione Siciliana - con proprie ordinanze – a vietare l’accesso per pericolo caduta massi in alcune aree del demanio Marittimo ricadenti all’interno della riserva.

A seguito dell’adozione del piano di assetto idrogeologico da parte dell’autorità di bacino della Regione Sicilia, gran parte della fascia costiera delle isole Pelagie è stata, purtroppo, classificata pericolosa per caduti massi e l’assessorato Territorio e ambiente della Regione ha vietato l’accesso, il transito e la sosta delle persone nelle aree demaniali marittime di Lampedusa e Linosa ricadenti, appunto, in zone pericolose classificate “P3” e “P4”. Tra queste aree rientrano gran parte della Spiaggia dei Conigli, parte di Cala Galera e tutta Cala Pulcino.

“Chiediamo a tutti i turisti e amanti della riserva naturale di attenersi alle indicazioni contenute nei cartelli e a quelle fornite dal personale della riserva e a quelle fornite dal personale – hanno scritto da Legambiente, ente gestore della riserva naturale Isola di Lampedusa – e soprattutto a rispettare i divieti e non invadere le aree delimitate”. 

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