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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Caso "Mare Jonio", nuova giornata di interrogatori: verranno sentiti altri 6 membri dell'equipaggio

Il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli sono in costante contatto con gli agenti della Squadra Mobile che, all’hotspot, stanno sentendo i migranti soccorsi dalla nave

Gli interrogatori dei componenti dell'equipaggio della nave "Mare Jonio" proseguiranno oggi, alla brigata della Guardia di finanza di Lampedusa. Dovrebbero essere sei le persone che verranno ascoltate oggi dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dal Pm Cecilia Baravelli. Ieri, sono stati sentiti il comandante della nave Ong, Pietro Marrone, l'unico iscritto nel registro degli indagati, e il secondo ufficiale. Ascoltati anche il giornalista de La Repubblica Giorgio Ruta e un video-maker che erano ospiti, imbarcati sulla nave, della Ong Mediterranea.

Caso "Mare Jonio", indagato il comandante della nave Ong

Il fascicolo d’inchiesta – aperto, nel tardo pomeriggio di martedì, dalla Procura della Repubblica di Agrigento, con a capo Luigi Patronaggio, - inizialmente era a carico di ignoti. Ieri, in tarda mattinata, è stato iscritto il comandante della “Mare Jonio”: Pietro Marrone. Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave da guerra previsto dall'articolo 1099 del codice della navigazione. Questi i reati ipotizzati. 

Sui corpi di migranti segni di torture, le parole del medico Bartolo 

Per tutta la giornata di ieri, il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli sono rimasti in costante contatto con gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento. Poliziotti che, all’hotspot di contrada Imbriacola, sentivano i migranti soccorsi dalla nave “Mare Jonio” a 46 miglia dalla costa libica. Qualcuno avrebbe mostrato delle cicatrici: i segni dei maltrattamenti e delle violenze subite nei campi libici. Uno, in maniera particolare, ha raccontato d’aver provato ben cinque volte – cinque, lunghissime, traversate della speranza - a giungere all’Eldorato Italia. Già ieri i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, che 365 giorni l’anno sono presenti all’hotspot di Lampedusa, hanno iniziato a sentire i 50 migranti soccorsi dalla nave “Mare Jonio” a 46 miglia dalle coste libiche.

Al via gli interrogatori: verranno sentiti i componenti dell'equipaggio 

Sull’isola – la più grande delle Pelagie – nel frattempo, ieri, sono giunti anche gli avvocati Fabio Lanfranca e Serena Romano, legali del comandante. Prima di entrare in caserma, dove rimarrà per quasi cinque ore, il comandante Marrone ha dichiarato: "Sono tranquillo, ho fatto il mio dovere. Avrei dovuto lasciarli morire? Rifarei tutto per salvare le persone". Anche i legali si sono mostrati fiduciosi. "Non conoscendo gli atti stiamo ricostruendo i fatti – ha aggiunto all’Ansa l'avvocato Lanfranca - . Il comandante si è comportato in modo estremamente corretto, ha salvato vite umane, il favoreggiamento a mio giudizio non sta né in cielo né in terra". Ed ha annunciato che "il sequestro sarà impugnato". Per almeno una decina di giorni, però, la nave rimarrà ferma al porto di Lampedusa. "E' il loro vero obiettivo" – ha attaccato Luca Casarini, capo missione della Mare Jonio.

La Procura ha aperto un'inchiesta, sequestrata la nave Ong

Al giornalista de La Repubblica, Giorgio Ruta, e al video-maker, i finanziari hanno chiesto i filmati girati nel momento del salvataggio in mare. Filmati che verranno, naturalmente, studiati dai militari della Guardia di finanza e dai magistrati della Procura di Agrigento che, in prima persona, stanno coordinando, direttamente sul posto, l’inchiesta.

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