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Giovedì, 28 Marzo 2024
L’emergenza / Lampedusa e Linosa

Due naufragi con 8 morti: a Lampedusa si arriva anche con i “viaggi fai da te” ed è record di sbarchi: oltre 2 mila in 24 ore

La Capitaneria e un peschereccio tunisino sono riusciti a trarre in salvo poco meno di 60 persone. E dalla Tunisia adesso si parte senza scafisti: si comprano autonomamente barca e carburante

Ore 21,38. Gli 86 migranti che si trovano sulla motovedetta della Capitaneria, assieme ad altri 4 cadaveri, sono i superstiti dei due naufragi verificatisi in area Sar Maltese. La motovedetta ha incontrato mare mosso e solo per questo motivo il viaggio verso Lampedusa ha impiegato, rispetto alla prima motovedetta che aveva a bordo altre 4 salme e due sopravvissute, più tempo rispetto al previsto. A molo Favarolo sono già pronte le bare fatte arrivare dal Comune, ma ci sono anche i volontari per rifocillare i superstiti e l'ambulanza per trasferire persone che eventualmente non stanno bene. 

Ore 21,18. Altre 4 salme, recuperate subito dopo i naufragi in area Sar Maltese, stanno per arrivare a molo Favarolo di Lampedusa. Si trovano su una motovedetta della Capitaneria di porto che ha a bordo anche altre 86 persone. Non è chiaro se si tratta di naufraghi o di migranti soccorsi mentre la motovedetta era in navigazione verso le Pelagie. Le salme recuperate dopo i naufragi salgono ad 8. 

Intanto altri 66 migranti (31 tunisini e 35 di Costa d'Avorio, Guinea, Mali e Burkina Faso) sono sbarcati dopo che i due barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalla Guardia di finanza e dalla Guardia costiera. Salgono a 35, con 1.301 migranti, gli sbarchi di oggi.   

Ore 20,48. "Si sta ripetendo la stessa identica situazione di qualche settimana fa, e in più ci sono morti. Qualunque mio appello ormai non viene più ascoltato. I morti sono talmente tanti, la frequenza quasi quotidiana: evidentemente si è perso pure l’aspetto emozionale". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino. "L’Europa e l’Italia devono prendere coscienza del fatto che nel Mediterraneo è piena emergenza, ci sono donne bambini e uomini che continuano a morire, serve una Mare Nostrum europea, con il coinvolgimento di tutti i Paesi e di tutti i porti a disposizione - ha aggiunto - .  Per Lampedusa serve subito una nave umanitaria che faccia da spola tra l’isola e la terraferma per il trasferimento immediato dei migranti. L’hospot dell'isola non può sopportare tutto questo, non può ricevere tutta questa marea umana". 

Ore 20,45. Sono 2.497 i migranti presenti all'hotspot di Lampedusa. E' in corso il trasferimento di circa 300 persone dai padiglioni di contrada Imbriacola verso il porto dove i migranti verranno imbarcati sul traghetto di linea che giungerà all'alba di domani a Porto Empedocle. A disporre il trasferimento, provando ad alleggerire le presenze, è stata la Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale. All'alba di domani, 130 partiranno con un pattugliatore della Guardia di finanza con destinazione Pozzallo (Ragusa).  

Ore 20,35. Altri 343 migranti, dopo il soccorso di dieci barchini, sono giunti a Lampedusa. Salgono a  33, con 1.235, gli sbarchi registrati oggi, a partire dalla mezzanotte, sulla più grande delle isole Pelagie. I gruppi, composti da 40 (9 donne e 2 minori), 47 (18 donne e 4 minori), 32 (10 donne), 43 (10 donne e 5 minori), 44 (5 donne), 46 (19 donne e 9 minori), 30, 26 (14 donne e 4 minori) e 33 (11 donne e 1 minore), hanno riferito di essere partiti da Sfax in Tunisia e d'aver pagato da 1.500 a 3.000 dinari tunisini. I migrani dicono di provenire da Costa d'Avorio, Gambia, Mali, Camerun, Burkina Faso, Guinea, Sierra Leone e Nigeria. 

Ore 20,30. La Procura di Agrigento ha aperto due fascicoli d'inchiesta per i naufragi registrati in area Sar Maltese. Le ipotesi di reato sono favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. Le indagini sono state affidate ai militari della Capitaneria di porto, che si sono occupati dei soccorsi, e alla Squadra mobile di Agrigento. Spetterà ai poliziotti della Mobile sentire le due donne della Costa d'Avorio che sono state tratte in salvo dalla motovedetta Cp303 della Guardia costiera e i 46 superstiti soccorsi dal peschereccio tunisino.

Ore 20. Sono di tre uomini e una donna, tutti originari della Costa d'Avorio, i cadaveri portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana di Lampedusa. Sono stati sbarcati dalla motovedetta Cp303 che li ha recuperati, in area Sar Maltese, dopo il naufragio di due barchini. Tratte in salvo, sempre dai militari della Capitaneria, anche due donne che hanno riferito che "molte persone sono cadute in acqua e sono morte". I morti sono però 8, altri quattro cadaveri sono su un'altra motovedetta. A soccorrere i naufraghi anche un peschereccio tunisino, il "Montacer", che ha tratto in salvo 46 (19 donne e 9 minori), e li sbarcati al molo commerciale. I sopravvissuti hanno dichiarato di essere partiti da Sfax, in Tunisia alle ore 22 di mercoledì e di aver pagato 1.500 dinari tunisini. I migrati soccorsi dal peschereccio tunisino hanno detto di essere originari di Guinea, Costa d'Avorio, Mali, Liberia e Sierra Leone. 

Ore 18,40. Centosette migranti, con quattro diversi barchini, sono sbarcati a Lampedusa dopo essere stati soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle. Salgono a 23, con un totale di 892 persone, gli sbarchi registratisi a partire dalla mezzanotte. Un barchino con dieci migranti, fra cui sei donne, è stato bloccato a poche centinaia di metri dagli scogli di Cala Pulcino. Al largo è stato invece intercettato, e sequestrato, un natante con a bordo 35 (cinque donne) originari di Camerun, Senegal e Guinea. Sempre negli scogli di Cala Pulcino sono stati bloccati,
direttamente sulla terraferma, 14 sedicenti etiopi e sudanesi e in 48 (due donne e due minori) sono stati rintracciati sulla spiaggia dell'Isola dei Conigli. L'imbarcazione, in questo caso, è stata ritrovata sull'arenile dalla Guardia di finanza. Anche questi gruppi sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 2.488 persone a fronte di 400 posti disponibili. 

Ore 17. Soccorsi al largo e rintracci sulla terraferma. Lampedusa sembra essere assediata: altri 7 sbarchi, con un totale di 250 persone, si sono appena registrati. Le motovedette di Guardia di finanza e Capitaneria stanno operando, adesso, al molo commerciale perché molo Favarolo è pieno di migranti da trasferire all'hotspot. Il 13esimo barchino della giornata, con a bordo 24 tunisini, è stato bloccato in acque Sar dalla motovedetta Cp327. La stessa unità di soccorso ha agganciato un natante di 7 metri alla deriva con a bordo 32 persone che hanno riferito di essere originarie di Camerun, Gambia, Mali, Senegal e Costa d'Avorio e poi altri 39 (19 donne e 2 minori). La motovedetta V1300 della Guardia di finanza ha invece bloccato una "carretta" con 41 (14 donne e 1 minore) migranti originari di Togo, Guinea e Costa d'Avorio. I carabinieri, fra gli scogli di Cala Pulcino, hanno bloccato 34 sedicenti gambiani, malesi e senegalesi. L'imbarcazione non è stata ritrovata. La motovedetta "Sottile" delle Fiamme gialle ha invece fermato un natante con a bordo 33 persone e poi un'altra imbarcazione con 47 (19 donne e 1 minore) in fuga da Costa d'Avorio, Burkina Daso e Ghana. Fra gli ultimi arrivati, alcuni hanno riferito di aver pagato 4 mila dinari tunisini per la traversata. Salgono a 19,  con 785 persone, gli sbarchi registratisi dalla notte.

Lampedusa sotto assedio

Ore 16,50. Sono 268 i migranti giunti a Lampedusa dopo che le 5 imbarcazioni e il gommone sui quali viaggiavano sono state soccorse, dal largo dell'isola, dalle motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria. Salgono a 12, a partire da mezzanotte, con un totale di 535 persone, gli approdi registratisi. I gruppi tratti in salvo sono risultati essere composti da 41 (13 donne e 4 minori), 78 (4 donne e 2 minori), 39 (9 donne), 39 (6 donne e 1 minore), 24 (6 donne e 1 minore) e 47 (14 donne e 1 minore) in fuga da Costa d'Avorio, Guinea, Nigeria, Burkina Faso,  Libera, Eritrea, Gambia, Egitto, Siria, Ghana e Sudan. Il gommone, con a bordo 78 migranti, e il natante di 7 metri con a bordo 39 persone sono stati soccorsi - sono stati eventi Sar - dalla nave ong Louise Michel. I gruppi tratti in salvo sono risultati essere composti da 41 (13 donne e 4 minori), 78 (4 donne e 2 minori), 39 (9 donne), 39 (6 donne e 1 minore), 24 (6 donne e 1 minore) e 47 (14 donne e 1 minore) in fuga da Costa d'Avorio, Guinea, Nigeria, Burkina Faso,  Libera, Eritrea, Gambia, Egitto, Siria, Ghana e Sudan. Il gommone, con a bordo 78 migranti, e il natante di 7 metri con a bordo 39 persone sono stati soccorsi - sono stati eventi Sar - dalla nave ong Louise Michel. 

Ore 16,30. Quattro cadaveri, a bordo della motovedetta della Guardia costiera, recuperati dopo il naufragio di due barchini in area Sar Maltese, sono arrivati e sono stati sbarcati a molo Favarolo di Lampedusa. Pare che ve ne siano altrettanti su un'altra motovedetta che non è però ancora giunta a Lampedusa. Al momento, sono quattro le bare fatte arrivare dal Comune al molo. 

Ore 14:26. Sono due le “carrette del mare” che trasportavano migranti  subsahariani appena naufragate in area Sar maltese. Almeno 7 i morti. Alcuni cadaveri sono già state recuperati dalle motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle italiane che sono intervenute. La Capitaneria, nel frattempo, è riuscita a trarre in salvo una decina di persone che sono a bordo dell'unità di soccorso. Altri naufraghi, ma non è chiaro quanti, sono stati recuperati da un peschereccio tunisino che era in zona e che, adesso, viene scortato dalla Guardia di finanza verso il porto di Lampedusa. A bordo del peschereccio ci sono 3 cadaveri. 

Ore 9,30. A Lampedusa è emergenza sbarchi: uno di quei record che non si vorrebbero mai stabilire. Ma purtroppo bisogna prenderne atto. La maggiore delle isole Pelagie rimane la destinazione di migliaia di disperati che continuano ad arrivare in massa e senza sosta. Nelle ultime 24 ore si è così accertato un triste primato: 2 mila persone sbarcate in 24 ore. Gli ultimi migranti ad approdare sull’isola sono stati 267 che, fra la notte e l'alba, sono sbarcati dopo che 6 dei 7 barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalla ong Louise Michel e dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza. Ieri, a Lampedusa, si sono registrati 43 sbarchi con un totale di 1.778 persone. Ed ecco che si arriva a sfondare il tetto dei 2 mila. All'hotspot di contrada Imbriacola, dal quale ieri sono state trasferite complessivamente 525 persone, al momento ci sono 1.831 ospiti a fronte di poco meno di 400 posti. 

Durante la notte la ong Louise Michel ha agganciato, al largo delle isole Pelagie, due imbarcazioni alla deriva con a bordo in totale 78 migranti originari di Guinea, Burkina Faso, Costa d'Avorio e Mali: sono stati eventi Sar. La motovedetta V1102 della Guardia di finanza ha invece soccorso 40 persone (8 donne e 3 minori) che erano su un natante di ferro di 7 metri salpato da Sfax in Tunisia. I carabinieri, nel frattempo, hanno rintracciato all'Isola dei Conigli 43 migranti (14 donne e 5 minori) del Camerun, Mali e Costa d'Avorio. L'imbarcazione usata per la traversata non è stata rinvenuta. Una pattuglia della Guardia di finanza ha bloccato 42 persone (12 donne e 1 minore) sulla spiaggia di Cala Croce ed in questo caso è stato ritrovato il natante di 7 metri. Sempre le Fiamme gialle hanno soccorso un'imbarcazione alla deriva con a bordo 25 persone (4 donne e 1 minore) e bloccato un natante con 41 (13 donne e 4 minori) originari di Costa d'Avorio, Camerun, Gambia, Guinea e Niger.

E c’è chi si organizza con dei veri e propri viaggi “fai da te”, come il caso di 25 tunisini che si sono messi in mare senza affidarsi ai famigerati scafisti.

"La barca l'abbiamo comprata noi. Abbiamo raccolto i soldi e pagato 45 mila dinari che sono serviti anche per 10 taniche da 20 litri di carburante": lo hanno raccontato i 25 tunisini (tra questi 4 donne e un minore= intercettati all'alba dai finanzieri della motovedetta "Sottile", nelle acque antistanti Lampedusa, su un barchino in ferro di 7 metri con motore fuoribordo.

A tutti i migranti che vengono soccorsi o bloccati viene chiesto - perché rientra nella procedura - il luogo di partenza e il costo del viaggio. Finora gli sbarcati hanno sempre riferito di aver pagato da un minimo di mille fino a 4 mila dinari per la traversata organizzata dagli scafisti. Queste nuove dichiarazioni, se confermate, mettono in luce un aspetto nuovo del fenomeno: in Tunisia, infatti, la gente del posto riesce anche ad organizzare il viaggio e a salpare autonomamente verso la Sicilia.

Non soltanto soccorsi o barchini bloccati mentre erano in navigazione. Durante la notte, 4 gruppi di migranti sono stati bloccati direttamente sulla terraferma di Lampedusa e in 3 casi le imbarcazioni usate per la traversata non sono state ritrovate. 

I finanzieri della tenenza hanno bloccato 11 tunisini lungo la strada di Ponente, nei pressi di un camping. I migranti hanno riferito di essere partiti da Madhia, in Tunisia, e d'aver pagato 2 mila dinari tunisini. Sempre le Fiamme Gialle, lungo la strada di Ponente, hanno intercettato e bloccato 41 persone (12 donne e 6 minori) originarie di Costa d'Avorio, Guinea e Liberia. I carabinieri, invece, all'Isola dei Conigli hanno fermato 43 migranti. I questi tre casi, la "carretta" usata per la traversata non è stata trovata. E' stata invece sequestrata quella di 7 metri che ha permesso lo sbarco di 42 (12 donne e 1 minore) persone originarie di Costa d'Avorio, Liberia, Camerun e Guinea, sulla spiaggia di Cala Croce.

Durante la notte, il peschereccio "Cesare" battente bandiera italiana ha soccorso 31 migranti, fra cui 11 donne e 2 minori, che viaggiavano su barchino di 7 metri. I migranti, originari di Burkina Faso e Mali, hanno dichiarato di essere partiti da Sfax in Tunisia alle ore 7 di mercoledì. 

Quarantaquattro dei 49 barchini soccorsi, bloccati o usati, nelle ultime 36 ore, per arrivare direttamente sulla terraferma di Lampedusa sono salpati da Sfax, in Tunisia. Il dato emerge dai racconti dei migranti, a tutti - prima del trasferimento all'hotspot di contrada Imbriacola - viene chiesto luogo e giorno di partenza, nonché costo del viaggio. Ben 44 gruppi hanno appunto riferito d'essere partiti da Sfax, due da Kerkenna, un gruppo da Madhia e un altro da Soussa, in Tunisia. Solo un gruppo, composto da 41 persone, ha riferito d'essersi imbarcato a Zawia in Libia.   

(Aggiornato alle 21,40)

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