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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Controlli / Lampedusa e Linosa

Blitz del Nas in strutture che offrono servizi sanitari: denunce e multe per medici e amministratore unico

Contestate la frode in pubblica fornitura e la “tenuta irregolare del registro di entrata ed uscita degli stupefacenti". Sequestrati dispositivi diagnostici privi di qualsiasi etichettatura-informazione

“Utilizzavano dispositivi medici diagnostici privi di qualsiasi etichettatura-informazione”. E’ per concorso in frode in pubblica fornitura in danno del servizio sanitario nazionale che l’amministratore delegato e un medico di una struttura che si occupa di fornire servizi sanitari sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento. Al titolare di un’altra struttura di servizi sanitari è stata invece elevata una sanzione amministrativa di 500 euro ed è stata inoltrata, sempre a carico del medico, una segnalazione all’Asp perché è stata riscontrata la “tenuta irregolare del registro di entrata ed uscita degli stupefacenti”. I carabinieri del Nas di Palermo, supportati dai colleghi della stazione di Lampedusa, non stanno effettuando – nell’ambito della cosiddetta operazione “Estate tranquilla 2022” – soltanto controlli ai locali della movida e della ristorazione. Ma hanno effettuato verifiche, pratiche e documentali, anche su strutture che, nella più grande delle isole Pelagie, si occupano di fornire servizi sanitari. Innumerevoli i controlli. Di fatto, tutte le strutture presenti a Lampedusa sono state ispezionate.

In un caso, appunto, i carabinieri del nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo hanno riscontrato che venivano impiegati dispositivi medici diagnostici, dal valore complessivo di 2.400 euro, privi di qualsiasi etichettatura-informazione. I dispositivi sono stati, naturalmente, subito posti sotto sequestro, mentre il medico, nonché direttore tecnico della struttura, e l’amministratore unico della società sono stati deferiti, alla Procura di Agrigento, per l’ipotesi di reato di concorso in frode in pubblica fornitura in danno del servizio sanitario nazionale. Nell’altro caso, i carabinieri del Nas hanno invece riscontrato una tenuta irregolare del registro di entrata ed uscita degli stupefacenti. Ed è per questo che è stata elevata, al medico, una sanzione amministrativa di 500 euro. Ma a carico del sanitario è stata anche formalizzata una segnalazione all’azienda sanitaria provinciale.

I controlli del Nas, che nei giorni precedenti hanno sequestrato prodotti alimentari non tracciabili e il deposito di un ristorante, non sono ancora finiti. 

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