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Il ripetersi di tragedie / Lampedusa e Linosa

"Continuo ad accogliere cadaveri": dopo la lettera-sfogo papa Francesco convoca il sindaco di Lampedusa

All'indomani del doppio naufragio in area Sar Maltese, Filippo Mannino, ha preso carta e penna ed ha scritto al pontefice, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen

All'indomani del doppio naufragio in area Sar Maltese, quando nel cuore della notte è stato svegliato perché erano necessarie 8 bare a molo Favarolo, il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera-sfogo indirizzata a papa Francesco, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. 

Con il cuore in mano, Mannino ha riferito d'aver accolto 52 cadaveri (qualche giorno dopo il doppio naufragio sono diventati 54 ndr.) da quando, lo scorso giugno, è diventato sindaco. Ha raccontato di come, a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli arrivino questo genere di telefonate, comunicazioni alle quali non si abituerà mai. Ha raccontato - evidenziando anche come in tanti, tantissimi, fanno finta di non vedere e non capire cosa effettivamente sopporta la piccola isola di Lampedusa -  quanti problemi, quotidianamente, quello che è il sindaco di una piccola comunità si trova a dover affrontare e gestire: dal sistematico sovraffollamento dell'hotspot, all'emergenza rifiuti fra molo Favarolo e centro d'accoglienza. Emergenze, gestite a stretto braccio con la Prefettura di Agrigento, che si sommano anche a quelli locali, legati all'emarginazione geografica. Lampedusa ha problemi di trasporti, di costi esorbitanti per benzina, bombole del gas e perfino viveri, ha carenze di medici e strutture per l'assistenza sanitaria. 

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Uno sfogo, quella lettera, che è stato raccolto, da papa Francesco. La Santa Sede ha infatti, poche ore dopo aver ricevuto quella missiva, chiamato Mannino ed ha predisposto un incontro. Il sindaco delle Pelagie incontrerà quanto prima, dopo le festività di Pasqua, il pontefice. Lo stesso che ha scelto Lampedusa quale meta del suo primo viaggio apostolico. Perché anche il cuore di papa Francesco è rimasto legato, a doppio nodo, con quello scoglio che si trova nel centro del Mediterraneo e che rappresenta non soltanto la Porta d'Europa per quanti si mettono, dalla Tunisia o dalla Libia, in viaggio, ma addirittura l'ancora di salvezza. 

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