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Cronaca

Il maxi sbarco di Lampedusa, la Procura apre un'inchiesta: un'organizzazione dietro quel viaggio

Per imbarcare 539 persone su un unico barcone appare scontato che vi sia un'organizzazione che ha magari prima tenuto, in qualche centro-lager della Libia, gli egiziani, siriani, magrebini e subsahariani. Alcuni, fra l'altro, secondo quanto evidenziato dai medici di Msf, avrebbero sul corpo segni di violenza

La Procura della Repubblica di Agrigento, con a capo Luigi Patronaggio, ha aperto un'inchiesta sul viaggio e sul maxi sbarco di 539 migranti a Lampedusa. Non si tratta del classico fascicolo sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, che viene aperto ad ogni sbarco, indirizzato ad individuare i possibili traghettatori di uomini.

Appare scontato in questo caso - dell'attività investigativa si stanno occupando Guardia di finanza e Squadra Mobile - che per imbarcare tutte quelle persone (539 appunto) su un unico barcone - salpato dalla Libia - vi sia dietro un'organizzazione che ha magari prima tenuto, in qualche centro-lager della Libia, gli egiziani, siriani, magrebini e subsahariani. Alcuni, fra l'altro, secondo quanto evidenziato dai medici di Msf, avrebbero sul corpo segni di violenza, segnali riconducibili verosimilmente ad una possibile prigionia.

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