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Cronaca Lampedusa e Linosa

"Accogliere la fragilità", Giusi Nicolini ospite de "Le parole della montagna"

All'ottava edizione del festival ha partecipato anche l'attore Neri Marco Re che, con "Diversamente forte", ha raccontato come la sua forza vive nella debolezza

Sarà Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa, a chiudere - dialogando con il sindaco di Smerillo Antonio Vallesi - l'ottava edizione de "Le parole della montagna - Fragilità", ottava edizione di un festival dedicato alla poesia, filosofia, arte e luoghi. Approposito di "fragilità", Paolo Benanti ha illustrato "La fragilità del reale", lo psicologo Luigi Zoja ha parlato de "La fragilità maschile - Considerazioni su padri e maschi violenti" e Neri Marco Re ha raccontato - in "Diversamente forte" - come la sua forza vive nella debolezza.

Durante il festival - iniziato domenica scorsa - s'è parlato anche de "La fragilità di Dio" e della "Fragil(età)". Domattina sarà la volta di Giusi Nicolini, che a Smerillo - Comune marchigiano terremotato, vicino Fermo - dialogherà su "Accogliere la fragilità".

"Perché le fragilità umane ci passano accanto ogni giorno e non è facile riconoscerle ed accoglierle. Quando ci si riesce, - con queste parole viene presentato l'incontro con l'ex sindaco di Lampedusa, recentemente insignita del premio Unesco Houphouet-Boigny per la ricerca della pace, - lo scambio fra la nostra fragilità e quella dell’altro diviene scambio di forza di vivere". Giusi Nicolini ha ottenuto il premio Unesco per la sua “grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati e della loro integrazione” e domattina, appunto, illustrerà cosa davvero significa accogliere: scambiarsi la forza di vivere.  

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