Gli indagati davanti al gip: sarà il giudice Giuseppe Miceli a decidere sulla richiesta del procuratore reggente Salvatore Vella e del pubblico ministero Giulia Sbocchia che hanno chiesto la convalida del fermo e la custodia in carcere per gli undici indagati dell'inchiesta antidroga "Levante" che ha disarticolato un giro di droga attorno all'isola di Lampedusa.

L'operazione scaturisce dall'arresto di un sessantenne - Ignazio Blandina - sorpreso con 25 chili di cocaina: le indagini dei carabinieri si sono estese per individuare il vasto giro che gravitava attorno alla più grossa partita di droga mai sequestrata sull'isola delle Pelagie. Lo stesso Blandina, nei mesi scorsi, ha avviato un percorso di collaborazione con i pm che ha aperto nuovi e importanti scenari. 

In carcere sono finiti: Dario Giardina, 41 anni, residente a Favara ma domiciliato a Lampedusa,  Francesco Romano, 45 anni, residente a Lampedusa; Marco Consiglio, 41 anni, residente a Gioiosa Marea, ma bloccato a Milazzo; Salvatore De Battista, 47 anni, di Lampedusa; Domenico De Battista, 30 anni, residente a Lampedusa; Domenico Cucina, 55 anni, di Lampedusa; Nicola Cucina, 32 anni, di Lampedusa. Ed ancora a carico di Cristofaro Romano, 23 anni, di Catania; Davide Miotti, 37 anni, residente a Lampedusa; Basilio Riccardo Cardamone, 40 anni, residente a Lampedusa e Angelo Scudellari, 39 anni, di Lampedusa. 

Gli indagati, nel pomeriggio, avranno la possibilità di fornire la loro versione dei fatti al gip che poi dovrà decidere sulla convalida del provvedimento, che presuppone il pericolo di fuga, e l'eventuale misura cautelare da applicare.