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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Caterina Famularo ha vinto il premio letterario "Anfora Calliope"

Ad essere premiata è stata la lirica "Ero un nome" dedicata a Lampedusa e al dolore dei migranti, considerati numeri senza nome

Caterina Famularo, poetessa di Lampedusa, psicologa del centro d'accoglienza, ha vinto - nella sezione riservata all'accoglienza: "Accolgo te" - la quarta edizione del premio letterario nazionale "Anfora Calliope". Ad essere premiata è stata la lirica "Ero un nome", dedicata a Lampedusa, terra dell’accoglienza, e al dolore dei migranti, considerati numeri senza nome. Immigrati che, proprio a Lampedusa, conquistano la loro dignità, la loro libertà e il loro nome.

Caterina Famularo vince il premio "Alda Merini"

Presidente onorario del premio "Anfora Calliope" è stato Hafez Haidar, scrittore, saggista e docente universitario, candidato al premio Nobel per la pace e per la letteratura, autore di “Pensieri di pace”. Presidente della giuria è stata Caterina Guttadauro La Brasca, docente, scrittrice, critica ed editorialiasta. Componenti della giuria invece Anna Burdua, scrittice e saggista; Franco Campegiani; Paolo Buzzaconi, poeta; Deborah Coron, Alberto Criscenti, poeta; Luciano Gentiletti, poeta; Andrea Giostra, art manager, psicologo e criminologo; Lena Malta, poetessa e scrittrice. Presidente del premio, organizzazione: il poeta Giuseppe Vultaggio. 

La finalità del premio è stata una soltanto: valorizzare la Sicilia come territorio e come terra di cultura. Hanno partecipato autori provenienti da diversi paesi d’Italia e stranieri.

La poesia “Ero un nome” faceva anche parte della silloge - era la poesia conclusiva della raccolta - “Il Giglio marino di Lampedusa. Frammenti d’Isolitudine”,  con la quale Famularo ha vinto il premio nazionale di poesia “Alda Merini” il 18 marzo del 2017. Caterina Famularo oltre al primo premio nella sezione “Accolgo te” ha ricevuto anche una menzione speciale nella sezione "racconti", con l'inedito “Cuori clandestini". Il racconto è dedicato a Lampedusa e all’incontro con l’altro come dono che ti  cambia la vita. Il racconto “Cuori clandestini” ha vinto nel 2002 il premio nazionale di narrativa inedita “Sciascia”. 

Caterina Famularo, poetessa lampedusana, lavora dal 2015 al centro di accoglienza di Lampedusa: fornisce supporto psicologico ai migranti. Usa la scrittura e la poesia anche con gli ospiti del centro di accoglienza, realizzando laboratori narrativi ed espressivi con disegni e storie di vita legate al viaggio, ai traumi,alle torture in Libia, ai maltrattamenti, ai sogni del futuro. I laboratori hanno la finalità di valorizzare la storia e le emozioni del migrante e di farlo sentire una persona e non un numeor senza nome e senza storia.

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