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Indagini / Lampedusa e Linosa

Distrutta da un misterioso incendio l'auto di un commerciante: aperta inchiesta

I vigili del fuoco hanno provato a salvarla, ma, nonostante gli sforzi, l’autovettura di proprietà del cinquantenne è andata irrimediabilmente perduta

Distrutta. Completamente incenerita. Della Volkswagen, posteggiata in piazza Piave, alle spalle della centralissima via Roma e a posta distanza dall’ufficio postale isolano, non è rimasto che un ammasso di lamiere annerite. I vigili del fuoco del distaccamento ci hanno provato a salvarla, ma, nonostante gli sforzi, l’autovettura di proprietà di un commerciante cinquantenne è andata irrimediabilmente perduta.

L’incendio è divampato durante la notte fra mercoledì e ieri, in pieno centro di Lampedusa appunto. Un’area dove sono soliti posteggiare sia gli isolani che i turisti e dove, d’estate, non si trova mai uno slargo libero. Lanciato l’allarme – sull’isola già da qualche settimana si registra movimento di turisti -, in piazza Piave sono accorsi i vigili del fuoco. Idranti alla mano, i pompieri hanno lavorato per un bel po’ di tempo. Le fiamme, a quanto pare, non si sono estese ad altri mezzi. A ruota, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Lampedusa.

Avuta la meglio sulle fiamme, pompieri e militari dell’Arma si sono occupati – come sempre avviene in questi casi – dei rilievi di rito e della perlustrazione dell’area circostante. Stando a quanto è emerso ieri, non sarebbero state ritrovate tracce di liquido infiammabile, né taniche o bottiglie sospette e meno che mai degli inneschi. Le cause del rogo, che ha distrutto la vettura, non si sono dunque potute accertare subito. Ieri, si parlava ufficialmente di “cause ancora in corso d’accertamento”.

Spetterà, naturalmente, ai carabinieri della stazione isolana provare a stabilire cosa abbia effettivamente innescato la scintilla iniziale del rogo. Nessuna ipotesi, come è normale che sia, ieri, veniva ancora categoricamente scartata. Né quella dolosa, né tantomeno quella accidentale dovuta magari ad un cortocircuito. Appariva però scontato che gli investigatori privilegiassero l’ipotesi di un incendio appiccato. Servirà però del tempo per fare, appunto, chiarezza. Appare scontato – anche se mancano conferme istituzionali al riguardo – che i carabinieri abbiano già sentito, o lo faranno inevitabilmente nelle prossime ore, il proprietario dell’autovettura: il commerciante cinquantenne. Un passaggio investigativo di routine che, di norma, serve proprio per provare a fare chiarezza, stabilendo se l’intestatario della vettura abbia o meno dei sospetti o se, invece, abbia avuto, di recente, liti o dissapori. 

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