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Sabato, 20 Aprile 2024
Procura apre inchiesta / Lampedusa e Linosa

Quel barcone con 8 cadaveri a bordo: neonato muore sul natante e viene gettato in mare, ci sono anche 2 dispersi

Sarebbero morti di fame e di freddo i 5 uomini e le 3 donne, una delle quali in avanzato stato di gravidanza, che sono stati ritrovati ieri sera dalla motovedetta Cp324 della Guardia costiera che ha effettuato il soccorso di un barcone a 42 miglia da Lampedusa, in acque Sar Maltesi

Ci sono anche due dispersi, secondo quanto raccontato dai migranti soccorsi ieri dai militari della Guardia costiera in acque Sar Maltesi. 

I superstiti hanno riferito che sul barcone c'era una donna con il suo neonato di 4 mesi. Piccino che, a causa del freddo, è morto durante il viaggio e la donna, per disperazione, lo ha gettato in mare. Un uomo, sotto choc per quanto visto, s'è tuffato in acqua sperando di recuperare il corpo del neonato, ma è annegato fra le onde. Il racconto della tragedia è proseguito con l'identificazione di uno dei tre cadaveri delle donne: la madre del piccolo, a causa del freddo e della fame, è morta infatti poche ore dopo aver gettato in acqua il suo bambino. Ed il suo cadavere, così come quello degli altri 7 compagni di viaggio, è stato lasciato all'interno dello scafo. 

Nuova tragedia al largo di Lampedusa: soccorso barcone di migranti, a bordo anche 8 cadaveri

Morti di fame e di freddo

Sarebbero morti di fame e di freddo i 5 uomini e le 3 donne, una delle quali in avanzato stato di gravidanza, che sono stati ritrovati ieri sera dalla motovedetta Cp324 della Guardia costiera che ha effettuato il soccorso di un barcone a 42 miglia da Lampedusa, in acque Sar Maltesi. A riferirlo ai soccorritori prima e alla polizia dopo, non appena giunti all'hotspot di contrada Imbriacola, sono stati i 42 migranti superstiti. Tutti erano bagnati fradici, infreddoliti e disidratati.

Lampedusa, l’arrivo del barcone con 8 cadaveri a bordo

I migranti hanno riferito ai mediatori culturali di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 3 di sabato scorso con l'imbarcazione di 6 metri e di essere stati, per mesi, prima di partire, rinchiusi in una safe house di Mahdia. 

Le salme di chi non è riuscito ad arrivare vivo a Lampedusa sono state portate, dopo lo sbarco a molo Favarolo, nella piccola camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove dovranno essere sottoposte a ispezione cadaverica.

Barchino con cadaveri segnalato a Malta dai pescatori  

Il barchino di 6 metri, soccorso ieri sera a 42 miglia da Lampedusa, sul quale sono stati trovati 8 cadaveri, nella mattinata di ieri era stato avvistato da un peschereccio tunisino che si trovava fra l'Italia e Malta. I pescatori subito hanno richiesto, alle autorità marittime, i soccorsi, spiegando via radio che a bordo vi era probabilmente un cadavere. Trattandosi di acque Sar Maltesi, i soccorsi sono stati delegati a Malta. Solo nel tardo pomeriggio è stata formalizzata la richiesta al comando generale della Capitaneria di porto di Roma che ricevuta la richiesta di aiuto da Malta inviava la motovedetta Cp324. 

Procura apre inchiesta sull'ennesima tragedia

La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla nuova, ennesima, tragedia verificatasi a 42 miglia da Lampedusa. Le ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, sono favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. 

I pm, attraverso le forze dell'ordine presenti sull'isola, stanno raccogliendo informazioni su quanto è accaduto su quel barcone di 6 metri partito da Sfax. Nelle prossime ore verranno ascoltati 41 dei 42 superstiti che sono ospiti dell'hotspot di contrada Imbriacola. I 42 (fra cui 10 donne e un minore), originari di Mali, Costa d'Avorio, Guinea, Camerun, Burkina Faso e Niger, sono sbarcati durante la notte a molo Favarolo. 

(Aggiornato alle ore 8,30)

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