La solidarietà "in canto" al Palamoncada
Tutti gli artisti hanno accettato con entusiasmo di offrire il proprio contributo, confermando...
Più di duemila persone hanno aderito al concerto di Natale organizzato ieri sera al Palamoncada. Tutti gli artisti hanno accettato con entusiasmo di offrire il proprio contributo, confermando la loro performance per sostenere l’evento benefico. Straordinaria l’Orchestra Made in Sicily, così come tante sono state le emozioni regalate al pubblico da artisti come Loredana Errore, Mauro Ermanno Giovanardi, Ernesto Marciante, Erika Mineo e Antonella Ruggiero, che ha concesso anche i bis alle richieste provenienti dalla tribuna.
Il Concerto si è protratto fino a tardi e ben oltre l’orario previsto, con gli interventi dei rappresentanti dell’Ail, di Casa della speranza, della Comunità missionaria Porta Aperta, che hanno ringraziato i presenti per la generosità delle somme raccolte e finalizzate alla realizzazione di progetti importanti, come la piscina riabilitativa per disabili, della Moc per la misurazione degli effetti di alcune terapie sui piccoli pazienti, e di beni di prima necessità e denaro per il prosieguo delle attività a sostegno di chi ha bisogno.
Il filo conduttore della serata, tenuto costantemente dal direttore artistico-presentatore-produttore Alfredo Lo Faro, è stato la solidarietà nel cuore, in parallelo con il tema dell’amore per la sicilianità. Le musiche della nostra tradizione, rivisitate in chiave pop jazz dall’Orchestra Made in Sicily, hanno commosso proprio tutti: come alle note di "Nicuzza", interpretata da Eleonora Abbruzzo, e di “Abballàti” con Chiara Minaldi. Dirompente sulla scena la voce e l’interpretazione di “Maledetta me”, brano inedito di Erika Mineo, che ha lasciato senza fiato il pubblico per le espressioni di rabbia e, poi, l’invito a non commettere il peggior peccato: l’infelicità. Grandissima commozione ha suscitato al pianoforte Antonio Canino, che ha anche accompagnato uno straordinario Ernesto Marciante in un brano, che ha toccato il cuore dei presenti.
“Il boato del pubblico, i suoi improvvisi applausi, sono riusciti a darmi una carica enorme – commenta il maestro Canino - tanto che avrei continuato a suonare all’infinito. Con Ernesto stiamo lavorando per realizzare dei brani accattivanti. E’ una continua ricerca, che conduciamo con grande umiltà, nella speranza di riuscire a piacere al pubblico, e quando questo risponde interrompendo le nostre esibizioni con applausi scroscianti, per noi è un’emozione infinita. Grande, anche, la commozione di esibirci su un palco così importante, assieme ad artisti di alto livello, e di sapere che quel pubblico aveva partecipato numeroso per essere vicino a chi soffre e manifestare la propria solidarietà”.
Il Concerto si è protratto fino a tardi e ben oltre l’orario previsto, con gli interventi dei rappresentanti dell’Ail, di Casa della speranza, della Comunità missionaria Porta Aperta, che hanno ringraziato i presenti per la generosità delle somme raccolte e finalizzate alla realizzazione di progetti importanti, come la piscina riabilitativa per disabili, della Moc per la misurazione degli effetti di alcune terapie sui piccoli pazienti, e di beni di prima necessità e denaro per il prosieguo delle attività a sostegno di chi ha bisogno.
Il filo conduttore della serata, tenuto costantemente dal direttore artistico-presentatore-produttore Alfredo Lo Faro, è stato la solidarietà nel cuore, in parallelo con il tema dell’amore per la sicilianità. Le musiche della nostra tradizione, rivisitate in chiave pop jazz dall’Orchestra Made in Sicily, hanno commosso proprio tutti: come alle note di "Nicuzza", interpretata da Eleonora Abbruzzo, e di “Abballàti” con Chiara Minaldi. Dirompente sulla scena la voce e l’interpretazione di “Maledetta me”, brano inedito di Erika Mineo, che ha lasciato senza fiato il pubblico per le espressioni di rabbia e, poi, l’invito a non commettere il peggior peccato: l’infelicità. Grandissima commozione ha suscitato al pianoforte Antonio Canino, che ha anche accompagnato uno straordinario Ernesto Marciante in un brano, che ha toccato il cuore dei presenti.
“Il boato del pubblico, i suoi improvvisi applausi, sono riusciti a darmi una carica enorme – commenta il maestro Canino - tanto che avrei continuato a suonare all’infinito. Con Ernesto stiamo lavorando per realizzare dei brani accattivanti. E’ una continua ricerca, che conduciamo con grande umiltà, nella speranza di riuscire a piacere al pubblico, e quando questo risponde interrompendo le nostre esibizioni con applausi scroscianti, per noi è un’emozione infinita. Grande, anche, la commozione di esibirci su un palco così importante, assieme ad artisti di alto livello, e di sapere che quel pubblico aveva partecipato numeroso per essere vicino a chi soffre e manifestare la propria solidarietà”.