Agrigento, La Scala (M5s): «Firmiamo tutti il referendum contro la riforma della scuola»
Il Movimento cinque stelle insieme ad altri partiti politici, ai sindacati della scuola, alle forze sociali e al mondo dell'associazionismo (per la prima volta coalizzati contro un unico pericolo), vuole essere tra i protagonisti della battaglia per raggiungere l'obiettivo finale: "abrogare la legge sulla riforza della Scuola"
Il Movimento cinque stelle insieme ad altri partiti politici, ai sindacati della scuola, alle forze sociali e al mondo dell'associazionismo (per la prima volta coalizzati contro un unico pericolo), vuole essere tra i protagonisti della battaglia per raggiungere l’obiettivo finale: “abrogare la legge sulla riforza della Scuola attraverso la partecipazione sempre più attiva e responsabile di chi la scuola la fa e la vive ogni giorno con passione, impegno, intelligenza e spirito di abnegazione, dispiegando grande professionalità al servizio degli studenti”.
«Condividiamo l’opinione di chi sostiene che “questa legge, se non verrà bloccata immediatamente con il referendum, potrebbe lasciare cicatrici indelebili nella nostra scuola, che si basa sull’armonico e trasparente equilibrio tra tutte le componenti che la costituiscono, e che invece questa norma costringerebbe a scontrarsi, in un groviglio di contrasti, di contrapposizioni, di frizioni che non giovano a nessuno, tantomeno agli studenti e al personale" - dice il consigliere del Movimento cinque stelle Marcello La Scala -. Perché sopportare uno o più anni e non per soli pochi mesi? Perché consentire a una norma scellerata e iniqua di compromettere l’equilibrio si cui si regge la scuola? Perché introdurre tra le aule un clima di guerra e di sospetto, che non potrà non danneggiare irreparabilmente la scuola? Siamo convinti che tutti rifuggiamo la politica del tanto peggio tanto meglio. Siamo convinti che la scuola è una risorsa troppo preziosa per la società per vederla distrutta da una norma che contiene aporie, contraddizioni e discriminazioni e che di sicuro getterà nel caos il mondo della scuola. Siamo convinti di poter bloccare questa norma, subito, prima che sia troppo tardi».