La rapina in gioielleria, i retroscena: portati via preziosi per 40 mila euro
Il delinquente non ha mostrato nessuna arma, ma ha riferito al proprietario dell’esercizio commerciale d’avere con se una pistola e d’essere pronto ad usarla
E’ riuscito a portare via preziosi, forse pure orologi, per circa 40 mila euro. Un bottino più che importante quello che è stato arraffato, giovedì mattina, dal delinquente solitario che – fingendosi un cliente – ha colpito la gioielleria di corso Vittorio Emanuele a Licata. L’uomo è entrato nell’esercizio commerciale, e forse sempre fingendosi un cliente non era neanche la prima volta, tenendo sul volto la mascherina anti-Covid e sugli occhi la visiera abbassata di un cappellino. Non ha mostrato nessuna arma, ma ha riferito al proprietario dell’esercizio commerciale d’avere con se una pistola e d’essere pronto ad usarla. Ed è così che, incutendo timore, è riuscito a farsi consegnare i preziosi.
Mascherina sul volto e disarmato rapina la gioielleria: è "caccia" al delinquente solitario
Delle indagini – così come dell’intervento giovedì mattina e delle immediate ricerche in tutta l’area circostante a corso Vittorio Emanuele – si stanno occupando i poliziotti del commissariato cittadino. Come procedura investigativa esige, per prima cosa, gli agenti hanno verificato la presenza di impianti di videosorveglianza. Telecamere che non c’erano a presidio della gioielleria. Ma lungo corso Vittorio Emanuele qualcosa di interessante, sempre come impianti di videosorveglianza, potrebbe anche essere saltato fuori. Servirà, verosimilmente, del tempo per provare a tracciare la giusta pista investigativa, una pista che conduca all’identificazione del rapinatore solitario.