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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Valle dei templi: L'agonia dell'Ente Parco

L’articolo 51 della finanziaria regionale prevede una modifica della legge "Istitutiva del Parco...

Crisi, manovre, tagli, equilibrio di bilancio. Queste le parole chiave della politica finanziaria attuale. La crisi colpisce e i governi fanno quel che possono, a volte però si direbbe in modo cieco. A pagare la crisi stavolta è l'ente Parco archeologico valle dei templi.

L’articolo 51 della legge finanziaria presentata dal governo regionale prevede una profonda modifica della legge 20 del 3 novembre 2000, titolo primo "Istitutiva del Parco archeologico della valle dei templi". Tale modifica prevede l'abrogazione di otto articoli (dal 7 al 14) della suddetta legge cancellando di fatto l’autonomia dell’ente Parco e riconducendolo al sistema dei parchi previsto dalla stessa legge.

In dettaglio vengono eliminati tutti gli organi del Parco, cioè il consiglio, il direttore, il collegio dei revisori e di conseguenza i loro poteri decisionali, che verranno sostituiti dall'autorità della Soprintendenza che peraltro presiede il comitato tecnico scientifico. Con l'abrogazione dell'articolo 14 si va a eliminare la revisione del Piano del parco.

Evidenti sono state le iniziative che gli organi dell'ente hanno realizzato in questi anni grazie alla loro autonomia economica e gestionale. A partire dalla normale apertura dei siti nei giorni festivi e il prolungamento in estate degli orari di visita, alla realizzazione della mostra delle sculture dell'artista Igor Mitoraj, nella Valle. Sono stati gli strumenti messi a disposizione dalla legge agli organi del Parco a permettere, inoltre, di regolare la condizione della gestione dell'area archeologica condivisa con i proprietari dei terreni, per una conduzione degli stessi secondo protocolli dell’agricoltura tradizionale.

La riforma prevede inoltre la cancellazione del "Piano del parco", strumento di gestione responsabile del patrimonio della Valle dei Templi. La redazione del Piano, è costata oggi, solo di onorario professionale, più di 800 milioni delle vecchie lire e il lavoro di circa cinque anni del Consiglio e dell’ufficio del Piano del parco, il cui iter di approvazione è in dirittura di arrivo. Tra i punti realizzati e in via di attuzione dal piano, le articolazioni di itenerari da proporre ai visitatori, che prolungheranno il soggiorno nella Valle, incrementando di conseguenza l'economia locale; la realizzazione di punti di accesso ai monumenti come il parcheggio scambiatore, l’area di sosta di Sant’Anna, il sottopasso e l’accesso all’area di Zeus dalla Porta V dell’antica Cinta muraria; il recupero delle aree rurali e dei paesaggi agrari compresi entro i confini del Parco.

La gestione del territorio della Valle dei Templi richiede uno strumento particolare, a differenza degli altri parchi a cui si vorrebbe accomunare. L'Unesco prevede che ogni sito inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità, come la Valle dei templi, sia dotato di uno strumento (piano di gestione) capace di assicurare nel contempo la protezione e la salvaguardia dei valori posti alla base della dichiarazione medesima. Con questo strumento l'Unesco stimola una valorizzazione e una fruizione moderna capace anche di innescare nuovi processi economici che possono far progredire il territorio di riferimento attraverso nuove politiche ambientali sostenibili.

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