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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Aragona

L'inchiesta sul depuratore di Aragona, assolti ex sindaci e dirigente comunale

La Corte di appello cancella la condanna a due mesi di arresto e 10.200 euro di ammenda inflitta a Salvatore Parello, Alfonso Tedesco e Rosario Monachino

Tutti assolti “perché il fatto non costituisce reato”: in sostanza non c’è stato dolo nella condotta degli ex sindaci di Aragona Salvatore Parello e Alfonso Tedesco e del dirigente comunale Rosario Monachino. Così, ieri pomeriggio, i giudici della sesta Corte di appello di Palermo hanno cancellato le tre condanne decise in primo grado nell’ambito dell’inchiesta sul depuratore di Aragona che, secondo i pm, non sarebbe stato a norma e avrebbe scaricato reflui fognari direttamente nel vallone.

Già in primo grado, il 4 maggio dell’anno scorso, il gup di Agrigento Alessandra Vella aveva escluso l’omissione di atti di ufficio e il danneggiamento, condannandoli però a 2 mesi di arresto e 10.200 euro di ammenda. La pena si riferiva alla sola contravvenzione legata allo sversamento dei reflui fognari non depurati nel vallone del fiume Platani.

Assoluzione per le due imputazioni di danneggiamento e omissione di atti di ufficio. L’autorizzazione allo scarico, secondo quanto sostenuto dal pubblico ministero Antonella Pandolfi durante la requisitoria, era scaduta dal 2008 e “nessuno si sarebbe preoccupato di ottenere l’autorizzazione allo scarico”. Tutti erano accusati di danneggiamento e violazione del codice dei beni culturali. L’inchiesta scaturisce da una consulenza tecnica disposta dalla Procura che da tempo sta passando sotto la lente di ingrandimento la questione della depurazione.

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