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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L’AIL sezione provinciale “Diana” di Agrigento ringrazia Sua Santità Papa Francesco 

Il Santo Padre ha ricordato durante l'Angelus i tanti malati che ogni giorno lottano per la vita

La presidente della sezione agrigentina dell’Ail, la dottoressa M. Anna Bonsignore, ha voluto ringraziare pubblicamente Sua Santità Papa Francesco per il suo sentito pensiero rivolto agli ammalati, durante l’Angelus, nella giornata dedicata dall’Ail alla lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma. 

“Io, assieme a tutti i volontari dell’Ail – ha scritto la dottoressa Bonsignore – siamo veramente onorati, e senza volerlo nascondere, anche emozionati e commossi, per le parole che il Santo Padre ha dedicato agli ammalati di leucemie, linfomi e mieloma, proprio nella giornata che l’Ail, ogni anno, dedica alla lotta contro queste terribili malattie.

Sapere, e soprattutto, sentire dalle sue labbra, che il Santo Padre è vicino a coloro che soffrono e a chi, come noi, cerca di dar loro una speranza di vita o, quantomeno, di alleviarne il dolore, rappresenta per noi una grande carica di energia che ci spinge a impegnarci sempre di più. 

La figura di Papa Francesco, - ha aggiunto la Bonsignore - oltre ad essere un punto di riferimento, rappresenta per tutti noi una guida costante; e sapere di averlo virtualmente al nostro fianco ci fa affrontare con più coraggio e determinazione le sfide che ogni giorno siamo chiamati a combattere. 

Il suo invito finale a una carità feconda ben si inserisce nei progetti e nei programmi che la sezione agrigentina dell’Ail ha in serbo. 

A breve, infatti – ha concluso la presidente dell’Ail di Agrigento – avvieremo una sottoscrizione per la raccolta di fondi da destinare alla costruzione di un presidio onco-ematologico, anche pediatrico, nella nostra provincia.

Una struttura che manca nella Sicilia centro-meridionale e che noi vogliamo realizzare. Si tratta di un progetto ambizioso che eviterà tanti disagi ai nostri ammalati, consentendo loro di potersi curare a pochi chilometri da casa, senza dover affrontare, assieme ai loro parenti, le difficoltà che derivano dal dover raggiungere i centri più vicini che poi vicini non sono. 

Ci auguriamo che l’esortazione di Papa Francesco giunga a tutti, enti pubblici, benefattori e privati cittadini, e che tutti assieme possiamo realizzare quel presidio sanitario che rappresenta l’obiettivo principale che ci siamo posti”.        

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