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Giovedì, 18 Aprile 2024

L'abbandono di un amore, sopraffazione e guerra, ma anche ostilità al pregiudizio: il pathos di Drusilla commuove la Valle

Non sono mancate le "frecciatine". Al rombo di una motocicletta, di passaggio lungo la statale, l'attore e regista teatrale toscano ha detto: "E' la Tatangelo che l'ha pagata? Va avanti e indietro (riferendosi al rumore provocato dalla moto). Brava Anna, bella e brava. Brava e bella"

Non c'erano i teenager, smartphone alla mano, a riprendere, e a fare dirette social, di ogni minimo movimento o sussurro dell'artista sul palco. Niente bolgia, e dunque niente grandi numeri, per Drusilla Foer (alter ego dell'attore e regista teatrale toscano Gianluca Gori ndr.). Non come il festival "Il mito" ha "abituato" fino ad ora Agrigento. Le tribune sono rimaste vuote e anche la platea non s'è riempita completamente. A fare "da protezione", come sempre, "due luoghi sacri" - ha detto la stessa Drusilla salendo sul palco e girandosi verso il tempio della Concordia prima e quello di Giunone dopo. Abito rosso, lungo, alle 21,32 la "gnocca" ha iniziato lo spettacolo tuffandosi sul pianoforte. E per poco meno di due ore, il pubblico - età media 50 anni: coppie e gruppetti di amiche - è sembrato pendere dalle sue labbra che hanno suggellato "ostilità al pregiudizio".

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Mentre qualcuno, fra gli spettatori, guardava il cielo e si mangiava le unghie, il pianista Loris Di Leo smorzava il monologo della sensuale Drusilla che ha intonato anche canzoni di grandi autori. Non è stato uno spettacolo di sonore risate, così come forse alcuni ingenuamente si aspettavano. Dal palco del teatro Valle dei Templi, l'attore e regista toscano ha lanciato però dei forti messaggi: "Chi di noi non ha avuto pensieri di sopraffazione sull'altro? Tutti ce li abbiamo avuti, tutti. Ma solo se si capisce il nostro valore non c'è voglia di sopraffare gli altri. Se tutti avessimo gli stessi tipi di pensiero e visione sarebbe un territorio 'meraviglioso' per la dittatura. E' la diversità di pensiero che crea l'evoluzione". Un "richiamo" fatto affinché si capisse come davvero, nella quotidianità, si possono evitare le guerre. Quelle personali e quelle fra nazioni.

Drusilla Foer nella Valle dei Templi

Raccontando la storia di Elen e dell'uomo che scartava cioccolatini e con le cartine stropicciate faceva una sorta di musica, Drusilla ha sottolineato quanto veramente conti l'amore nella vita di ognuno di noi e come ci si sente quando, purtroppo, vi è un abbandono. L'uomo dei cioccolatini faceva, con le cartine dei dolci, suoni perché Elen, la sua amata, "scende dal cielo e si mette al mio fianco". E' un rischio, talvolta si arriva alla pazzia, amare: "No, non entrare nel mio mondo perché quando ne uscirai non riconoscerai più niente del tuo" - Drusilla ha riportato le parole che le sono state dette dall'uomo conosciuto nella cioccolateria di Parigi - . Un uomo che, così come la sua Elen, si è gettato ed è morto suicida. E' stato questo il momento di più alto pathos e commozione registratosi al teatro di Piano San Gregorio, seguito da una tristissima canzone sull'abbandono. "Non ho più l'età, sono troppo emotiva. La prossima volta un bel 'Pulcino pio'" - ha detto l'attore toscano provando a smorzare le emozioni - .  Nel frattempo, fra il pubblico, una moglie aveva appoggiato la testa sulla spalla del marito e una giovane coppia si teneva per mano.

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Drusilla ha cambiato abito un paio di volte e dopo aver urlato all'ambulanza che, a sirene accese, passava lungo la statale: "La vecchia è qui!", ha voluto sottolineare, con un'altra battuta, che i rumori di fondo non potevano far bene a quello spettacolo creato per una location teatrale al chiuso. Con ilarità ha evidenziato anche la contemporaneità di eventi (c'era Anna Tantangelo a Villaseta ndr.) che certamente bene non ha fatto ad "Eleganzissima". Al rombo di una motocicletta, anch'essa di passaggio lungo la statale, ha detto: "E' la Tatangelo che l'ha pagata? Va avanti e indietro (riferendosi al rumore provocato dalla moto). Brava Anna, bella e brava. Brava e bella".  

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