Presunto jihadista passò da Lampedusa, foto con teste mozzate e Kalashnikov
La segnalazione agli organi di competenza, ad Agrigento, è stata immediata. Ma il libico, in procinto di essere trasferito in altra struttura, è stato come da programma imbarcato su un mezzo e inviato a destinazione. Ma adesso non sembra esserci più traccia del presunto terrorista
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, lo aveva detto in occasione del suo incontro con alcuni sindaci dell’Agrigentino: «Abbiamo chiesto ai prefetti di rafforzare le misure di vigilanza, ma non è possibile prevedere fino all'ultimo gesto di un pazzo criminale». Così, proprio a poche ore dalle parole del capo del Viminale, un presunto jihadista è passato da Lampedusa prima e da Porto Empedocle poi.
Potrebbe trattarsi proprio di un uomo dell’Isis. Un libico "ospite" del centro di accoglienza di Lampedusa (sbarcato sull’isola il 9 giugno scorso) era in possesso di fotografie - salvate sul suo tablet - che lo ritraevano in mimetica, con un Kalashnikov e con una testa mozzata in mano. Le foto sarebbero state mostrate dal presunto terrorista ad un connazionale.
La segnalazione agli organi di competenza, ad Agrigento, è stata immediata. Ma il libico, in procinto di essere trasferito in altra struttura, è stato come da programma imbarcato su un mezzo e inviato a destinazione. Ma adesso non sembra esserci più traccia del presunto jihadista.
Lo rivela “Il Giornale”, che in un articolo racconta come - una volta via da Lampedusa - il libico avrebbe potuto avere maggiore possibilità di fare perdere le sue tracce, spostandosi a piedi o con eventuali agganci per abbandonare il centro.
È accaduto anche in passato che i migranti si allontanassero dalle strutture di accoglienza. Ci sono organizzazioni criminali specializzate nel prelevare gli immigrati dai centri per destinarli altrove. E già in passato le procure di Agrigento, Catania e Palermo hanno aperto inchieste su presunti terroristi dileguatisi dai centri.
Nel caso in questione, quello del libico in possesso degli scatti del terrore, sbarcato a Lampedusa il 9 giugno, è stato addirittura trasferito dal sistema che si occupa di garantire il turn over tra i migranti presenti nelle strutture e i nuovi arrivati.
Soltanto pochi giorni fa è stato arrestato il presunto autore della strage al Museo del Bardo, a Tunisi, anche lui arrivato a Porto Empecocle.