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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Italcementi, i lavoratori scrivono a Mattarella: "Non potremo più vivere"

I dipendenti in esubero, in occasione della visita del Capo dello Stato, lanciano l'appello: "Abbiamo fiducia in un suo intervento"

Gli ex dipendenti in esubero dell'Italcementi, in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno inviato una lettera aperta con cui lo sollecitano ad occuparsi del loro caso. 

"Deve sapere - scrivono - che a pochissimi metri da quella Casa di Pirandello che Ella visiterà, c’è un dramma che riguarda 25 padri di famiglia, un dramma iniziato il 29.12.2014 quando l’Azienda Italcementi decideva di riconvertire lo Stabilimento di Porto Empedocle, trasformandolo in “centro di macinazione”. Da allora siamo diventati un esubero". 

Gli operai aggiungono: "L’ultima volta che ci siamo mossi, abbiamo provocato la convocazione di un consiglio comunale straordinario, alla sindaca le nostre organizzazioni sindacali hanno sottoposto un “protocollo” per cercare utilmente una nostra ricollocazione. Dopo 3 mesi ancora si deve tenere la riunione in Prefettura per sottoscrivere tale intesa: ma è normale questa insensibilità verso i nostri problemi? Il tempo passa e ad alcuni di noi sono scaduti gli ammortizzatori sociale e, a brevissimo, questa sorte capiterà a tutti noi! Come potremo mangiare, pagare affitti e bollette…. Come potremo vivere? Abbiamo fiducia in un suo intervento". 

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