Ex isola ecologica di Fondacazzo, i guai non finiscono mai: sequestrata l'area
Trattandosi però di una zona priva di controlli e fuori dai percorsi maggiormente frequentati è improbabile che l'abbandono dei rifiuti si fermi autonomamente
Anche adesso che non c'è più traccia dell'isola ecologica, i guai non finiscono per l'area di fondacazzo divenuta, suo malgrado, una vasta discarica per ogni tipo di rifiuto.
Da ieri è scattato infatti il sequestro preventivo ad opera della stessa Polizia municipale preso atto della presenza di ingenti quantitativi di spazzatura e di materiali a volte anche classificati come "speciali".
Il sequestro ha come scopo anche quello della tutela per i cittadini e, sicuramente, la finalità di limitare l'accesso all'area anche se, come è evidente, trattandosi di una zona priva di controlli e fuori dai percorsi maggiormente frequentati è improbabile che l'abbandono dei rifiuti si fermi autonomamente.
Dopo il sequestro l'affondo del Codacons: "Che volete farne della città?"
"Dopo l’ennesimo sequestro appare naturale chiedere al duo Miccichè/ Trupia 'cosa volete farne di Agrigento?'. Sono due i centri comunali di raccolta, previsti nel contratto vigente (per un costa di circa 256.000€ annue), mai attivati come da contratto, 2 i ccr aperti dall’amministrazione precedente, gestiti malissimo, entrambi chiusi dall’amministrazione in carica. Ad Agrigento seppure gestiti malissimo, l’amministrazione Firetto/hamel ne aveva lasciati 2 aperti, chiusi entrambi dall’amministrazione Miccichè/Trupia (come hanno investito i soldi risparmiati?) ecco il risultato, sequestri a mai finire, gente che non ha dove conferire gli ingombranti oppure i rifiuti speciali quali toner o i rifiuti Raee(televisori ed elettrodomestici vari). Dal lontano 2014 gridiamo in città che il sistema di raccolta va subito cambiato e migliorato come previsto nel contratto, ma al qualcuno interessano solo nuove assunzioni",
Lo dice in una nota il responsabile dipartimento trasparenza enti locali di Codacons Giuseppe Di Rosa.